KarmaChimico

Cinema: anticipazioni

Kill Bill vol.3

Lusky - 08/10/2004

Capitolo Uno: la noiosa Captatio Benevolentiae

Io non amo Tarantino, desidero specificarlo fin da subito perché c'è un sacco di gente lì fuori che invece se ne va in giro blaterando che sia un grande regista, un innovatore, un genio addirittura.

Balle, sia chiaro.

Intendo dire: secondo la mia umile opinione, non è così. Naturalmente però c'è una forte possibilità che tu, stimato lettore, appartenga alla mala genìa dei sostenitori del Quentin per cui eviterò di dirti esplicitamente in qual gran conto tengo la tua opinione.

Capitolo Due: a Che Pro

Si nota chiaramente che il supposto genio del cinema Quentin Tarantino sta già all'ammazzacaffé. Mi spiego: ha fatto un filmettino decente, estremamente sopravvalutato, come "Le Iene". Dopo, un susseguirsi di pellicole noiosissime ed inutili fino al nadir di Kill Bill vol.1 e vol.2. Cosa aspettarsi da quest'uomo? Vivessimo in un mondo giusto, probabilmente sarebbe alla periferia di Bombay a raccogliere i deperibili prodotti delle vacche sacre per essiccarli e trarne prezioso combustibile. Invece gli danno da presiedere la giuria di Cannes, riconoscimento che equivale ad un "Non mollare, Quentin!" che francamente non condivido.

Cosa aspettarsi, ripeto, da questo regista con poche idee e palesemente privo delle capacità per realizzarle? Personalmente temo un Kill Bill vol.3. E poi un quattro, ed un cinque. Prequel, Preprequel, serie animate, spettacoli di marionette e via così in secula seculorum finché ci sarà gente che continuerà a considerarlo un uomo di talento. Tremo all'idea che le mirabolanti avventure della Sposa continuino a far capolino da ogni media immaginabile da qui fino alla fine del cinema.

Non sono tuttavia una persona ingenerosa, so riconoscere che il ragazzo ha dei problemi ed intendo aiutarlo. Ho scritto quindi per lui un soggetto per Kill Bill vol.3, tanto per cominciare, così almeno non si deve affaticare mentre pensa alla strategia promozionale. Lo ammetto, il soggetto non è un granché e non è neppure molto lungo, diciamo solo un po' meglio di quanto saprebbe fare lui.

Capitolo Tre: il Soggetto

Raccogliamo gli elementi lasciati in sospeso nei primi due volumi, cercando di cavarne fuori qualche appiglio sensato per l'inevitabile sequel. Ad esempio: il passato di Bill. A qualcuno gliene frega qualcosa?
Francamente no. Si intuisce senza bisogno di spiegazioni esplicite che Bill è il classico sfigato cresciuto senza famiglia in qualche buco di culo di metropoli, violento e crudelmente senza ideali e ragioni di vita, stuprato fin da bambino da qualsiasi scalzacane gli passasse accanto, partito per il vietnam in cerca di un riscatto o della morte e lì, nel corso di una missione oltre confine, catturato da una setta segreta di artisti marziali che a costo di ulteriori umiliazioni e crudeltà finiranno per trasformarlo nell'imperturbabile e carismatica macchina di morte che si trova ad essere.
Le solite cose, banalità.

Allora forse il passato di tutti gli altri personaggi secondari? Per carità. I personaggi secondari sono fatti apposta per morire senza un passato. Nei film di Tarantino, poi, cosa volete metterci? Analisi sociologica delle radici del male? Non scherziamo.

Il black mamba. Sì, il black mamba mi pare interessante. Che fine fa il grazioso serpentello? Non viene spiegato, il pubblico ne è affascinato. Teniamo per buono il black mamba.

E la scena in cui per un brevissimo istante si coglie la Sposa a scuola, da bambina? Non viene approfondita, lascia un alone di mistero e di curiosità. Che scuola era? Chi erano le sue compagnucce? Che materie studiava? I professori erano simpatici? Aveva già cominciato ad uccidere la gente per amore? Curiosità che ci verranno senz'altro levate nel terzo volume.

Ma lo spunto iniziale... lo spunto iniziale è inevitabilmente quell'appiglio che zio Quentin ci ha lasciato a bella posta nel primo volume: Nikki Green ed il suo desiderio di vendetta.

Capitolo Quattro: il Primo Tempo

Dunque, il soggetto:

Passano gli anni. La Sposa cresce amorevolmente la sua bambina -- qua e là diversi flashback sulla ben diversa educazione che lei aveva ricevuto alle elementari, dove già era alle prese con i suoi primi timidi massacri. Nel frattempo, il black mamba esce dalla roulotte ed attraversa il deserto e le città all'inseguimento della Sposa medesima -- qua e là diversi flashback di Elle-bionda-con-un-occhio-solo che in precedenza aveva addestrato il serpente a seguire le tracce della Sposa per ucciderla. Contemporaneamente si vede una figura misteriosa che si allena nelle arti marziali ed in altre sofisticate tecniche di morte, dapprima alla periferia di una città, poi nei boschi, poi in un tempio asiatico. Il giorno del, poniamo, diciottesimo compleanno di B.B.-figlia-della-Sposa (ma sarà il supervisore del marketing a stabilire l'età esatta grazie ad appositi studi sul target preferenziale del film) questa misteriosa figura irrompe alla festa in giardino con una sequenza che cita il primo film hongkongonese che vi viene in mente e massacra a colpi di arma da fuoco tutti gli amichetti invitati. La Sposa la affronta, ma ormai imbolsita dalla vita domestica e riconoscendo in lei Nikki Green (ovvero la figlia ormai cresciuta della tizia che lei aveva ucciso all'inizio del primo volume), non riesce a sopraffarla. La vendicativa assassina -- e qui flashback della Sposa che dichiara di aspettarsi la sua vendetta una volta cresciuta -- non si fa scrupoli a riempirla di sprangate sui denti, sottrarle la spada e trafiggerla senza pietà, mentre B.B. nascosta sotto un tavolo e con il volto coperto di sangue altrui rimane agghiacciata nell'apprendere alcuni terribili segreti sul passato di sua madre dei quali era sempre stata tenuta all'oscuro. Fade to black sui suoi occhi terrorizzati e gonfi di lacrime. Sequenza di stacco: il black mamba prosegue nella propria strisciante ricerca, fuori campo la voce di Bill spiega ad Elle-bionda-con-un-occhio-solo che il serpentello può sopravvivere per decenni senza perdere un milligrammo della propria velenosa determinazione. Se ben addestrato, s'intende.

Qua volendo ci si può fermare e fare un volume 4. In caso contrario, rischiando di far scoppiare la testa al regista per la troppa trama, si può aggiungere un secondo tempo.

Capitolo Cinque: il Secondo Tempo.

B.B., riscoprendo in lei la forza e la ferocia materna, decide di vendicarsi. Per prima cosa deve saperne di più sul passato che la madre le aveva tenuto nascosto e per farlo sfrutta l'unico indizio a sua disposizione: la spada Hazzo che Nikki ha rubato. Si reca quindi in Giappone dove in quattro e quattr'otto rintraccia Hazzo medesimo, il quale dopo aver appreso la sua triste storia si convince ad addestrarla personalmente nell'arte della katana, con un rapido corso di quattro settimane più due di stage presso una sezione locale della yakuza (che ci sta sempre bene e fa curriculum). Chiaro che queste sono sequenze rapidissime, fatte solo per dare allo spettatore un'idea del duro addestramento. Intanto il black mamba, ignaro del fatto che la sua vittima è già bella e sepolta, prosegue la sua spietata missione strisciando per deserti e città. B.B. si trasferisce nel villaggio cambogiano dove Bill aveva ricevuto il suo primo addestramento dopo essere stato catturato e seviziato dalla banda del Loto Farneticante (massì dai, qualcosa su Bill ci vuole) e lì apprende alla perfezione tutte le arti marziali del mondo da un figlio segreto di Bill, cioè tecnicamente il suo fratellastro, perché buon sangue non mente. A questo punto salta fuori con gran sorpresa di tutti Elle-bionda-ormai-definitivamente-cecata, la quale non essendo morta come tutti credevano è anzi diventata ancora più temibile ed incazzata -- flashback in cui si rivela come sia stata lei ad addestrare ed incattivire Nikki -- combattimento al fulmicotone durante il quale il figlio di Bill muore e pure Elle, ma non prima di aver lasciato qualche indizio che permetta a B.B. di capire come Nikki si sia ritirata in Messico dove con pugno di ferro e spietatezza dirige... chessò... un'associazione malavitosa di import-export cocaina, qualcosa così. B.B. la raggiunge, sgomina la banda in sequenze che ricordano il casino fatto da sua madre contro gli 88 folli, scambia qualche battuta del cazzo che lascio al regista immaginare ma nelle quali non saranno assenti l'espressione "Sei una puttana" e "Tua madre era una grandissima vacca", dopodiché scambio di mazzate sui denti e morte di Nikki. B.B. si china sul cadavere, allunga la mano per riprendere la spada della madre, cambia idea e se ne va lasciandola lì, conficcata nel cadavere dell'avversaria.
Sequenza finale: il black mamba arriva, ignora B.B. che se ne va e della quale non conosce l'odore (inquadratura dal basso ad altezza serpente, di B.B. si vedono solo gli stivali impolverati mentre sale sulla possente moto), trova il cadavere e la spada della quale invece riconosce l'odore, si arrampica e si attorciglia stretto attorno all'elsa, finalmente riposandosi.
Fine.
Titoli di coda: ringraziamenti speciali a Lusky.

Capitolo Sei: Altri Consigli

Per questa volta limiterei il bianco e nero ai flashback di addestramento del black mamba, poi fate vobis. Ah, sì, sembra inoltre che ultimamente Tarantino abbia la passione per i cartoni animati... mmm... io ci metterei una sequenza di KenShiro che fa la mossa del cuore che esplode dopo cinque passi... così, a titolo di citazione. E per l'eventuale angolo del romanticismo, si può fare che quando B.B. incontra per la prima volta il figlio di Bill tra i due scoppi la passione amorosa che si rivelerà in tutta la sua tragicità solo quando Elle-ormai-cecata svelerà ai due personaggi la verità sul comune genitore.


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