Domani e' la festa della Liberazione. Non e' solo un'ottima occasione per stare a casa dal lavoro o da scuola,
ma anche una ricorrenza da onorare nei modi piu' opportuni per i seguenti motivi:
1) ogni anno potrebbe essere l'ultimo in cui questa giornata viene ricordata;
2) a Fini e camerati, nazuncoli e fascistuncoli fognosuncoli da' tanto fastidio, ed anche a Berlusconi (chissa' poi perche');
3) e' bello ricordarsi ogni tanto che i nazi-fasci sono stati bastonati;
4) e' ancora meglio ricordarsi che anche se lo Stato in cui viviamo ha parecchi difetti, almeno e' un paese libero.
Non e' roba da poco, anche se qualcuno pensa che sia un difetto e vorrebbe porvi rimedio;
5) possiamo per una volta guardare con ammirazione il tricolore anche se la nazionale non gioca (vabbe', questa poteva andare
bene qualche anno fa'...
6) se c'e il sole si puo' andare alla manifestazione, guardare con aria patetica i relitti del ventesimo secolo che cozzano tra
di loro scambiandosi fantasiosi ed inediti slogan, poi con una gigantesca pompa nebulizzare prosecco tagliato con il ganja nell'aria ed incitare
tutti quanti urlando a spogliarsi e fare sesso senza distinzione di razza, sesso, religione ed ideologia politica. Almeno,
questo e' il mio programma per domani.
Se piove dormo fino alle due del pomeriggio e fumo molte sigarette.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.