Generalmente il caldo mi piace. Il freddo non mi da' fastidio, come ben sanno coloro che sono venuti a trovarmi
a casa mia quest'inverno, ma quando fa caldo me ne starei volentieri in giardino con una bella tequila salata e limonata,
a cazzeggiare leggendo qualcosa.
Guajeio, molto guajeio.
Ma questo caldo anticipato mi ha colto alla sprovvista. In primo luogo, non ho tequila a casa. Ho sale e limone, ma senza la
tequila non e' la stessa cosa. In secondo luogo, non ho niente da leggere. Infine, sono costretto a stare in ufficio anziche' in
giardino (il che' significa che se anche avessi tequila e letture non potrei gustarmele con la stessa serenita').
Il mio ufficio guarda a sud-ovest, per cui durante tutto il pomeriggio ci batte il sole. A causa di una politica di contenimento
dei costi, non viene accesa l'aria condizionata e la temperatura sale costantemente... alle cinque e mezzo, quando posso
finalmente fuggire, la temperatura tocca i 31 gradi. Il mio cervello smette di funzionare a 28. Fate voi.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.