L.: Ti devo rompere le balle.
N.: Perché?
L.: Me l’ha chiesto Regina.
N.: Ma se io chiedessi a te di rompere le palle a Regina, lo faresti?
L.: Certo che no.
N.: Non è giusto, non sei equilibrato.
L.: No, è vero. Ciononostante ti romperò le balle.
N.: Sarai punito per questo.
L.: E da chi?
N.: Da me e dagli amici miei.
L.: Temevo che dicessi dal karma.
N.: Figurati il karma.
L.: Ma no! Che hai capito? Il Karma, quel tipo grande tanto, amico tuo, quell’armadio!
N.: E non hai ancora conosciuto i gemelli Yin e Yang.
e ancora
A.: Perché vedi il problema è che... ma no, non te ne posso parlare ora, sono ubriaca e quando sono ubriaca parlo troppo. Poi mi sfotti.
L.: Forse è meglio se ti fermi e me ne parli in un altro momento. Ne parliamo quando sei sobria.
A.: Sì, decisamente. Anche perchè altrimenti domani mattina mi sveglio e mi pento perché non mi ricordo più cosa ti ho detto.
L.: O magari ne parliamo quando siamo ubriachi tutti e tue. So diventare molto più empatico quando sono ubriaco. Persino meno stronzo.
A.: Ma tu non sei stronzo.
L.: Cosa? No, ti sbagli, io sono stronzo. Ci manca solo che...
A.: Mi ispiri fiducia.
L.: No, no, no! Ci ho costruito una carriera sul mio essere stronzo! Non puoi avere fiducia in me, sono un delinquente!
A.: Ma no, non è vero.
L.: Ma allora non mi ascolti! Sono uno stronzo, un bastardo, un poco di buono!
A.: ...
L.: Ma guarda te. Una vita dedicata al teppismo e questo è il risultato...
e infine
L.: Solo a guardarti mi viene da ridere.
R.: Anche a me.
L.: Posso farti una foto da attaccare in ufficio, così la guardo e rido?
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.