Sto perdendo il senso del tempo, non riesco piu' a distinguere un giorno dall'altro. I telegiornali sono tutti
uguali, la ricostruzione di casa mia langue, mi alzo la mattina con una nausea che sparisce solo al tramonto, vado a letto presto
per potermi alzare presto ma quello che veramente vorrei e' uscire e stonarmi per tutta la notte.
Sospetto: forse quella che ho non e' ne' influenza ne' sars, ma malaria.
Sto cercando un compromesso ragionevole tra la realta' diurna e quello che sogno la notte, ma non sempre ci riesco. Da settimane
mi tintona il ricordo di una citta' semideserta e sconosciuta sotto un sole accecante, e non so decidermi se si tratta di un ricordo o
di un sogno. Se e' un ricordo, va da se' che non lo so collocare.
Inganno il
tempo immaginando come riarredero' l'appartamento una volta tornato, ma 39mq non lasciano molto spazio all'immaginazione.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.