Nello sta in questi giorni dandosi da fare per organizzare un circolo cinematografico (d'ora in poi solo "cinecoso alternativo") aperto a chiunque " />

4/3
2004

La società dell'informazione

L'amico Nello sta in questi giorni dandosi da fare per organizzare un circolo cinematografico (d'ora in poi solo "cinecoso alternativo") aperto a chiunque voglia prendervi parte, con la prospettiva di sviluppare ulteriori iniziative in futuro. Pur essendo Nello onnipresente ed onnistressante, l'invito ad accorrere è rivolto giocoforza a chi sa dove si trovi il triste borgo di schio e sia disposto a raggiungerlo. Se volete maggiori informazioni (e non siete sbirri) potete rivolgervi a me (c'è il mio indirizzo di posta elettronica da qualche parte in questa pagina) o meglio ancora a lui (cercatelo sul forum, al momento non mi ricordo neanche la sua e-mail).

A questo proposito negli ultimi giorni si è discusso un po' di SIAE, annessi e connessi. Ogni volta che mi informo su questo argomento il sangue mi diventa acido come quello di un Alien, perchè mi sembra che con la scusa dei legittimi diritti d'autore un po' di gente ci guadagni a scapito della maggior parte degli utenti. E non è solo la SIAE ad allungare gli artigli, cosa vi credete? Per esempio, la famosa associazione a delinquere nota come Unione Europea, incidentalmente presieduta dal paladino di una certa sinistra sinistra, ha aperto un procedimento di infrazione contro Italia, Spagna ed altri paesi perchè non hanno ancora attuato la norma che prevede il divieto di prestito gratuito nelle biblioteche pubbliche. Non vi sembra possibile? Andate pure ad informarvi, per comodità (ma poi cercatevi le fonti che preferite) vi suggerisco un paio di link: quello della campagna indetta da Il Manifesto e quello della campagna promossa dalla biblioteca pubblica di Cologno Monzese. Entrambi questi siti raccolgono firme.

Ma non è tutto: il ministro Urbani vuole far passare un decreto legge che impone pene altissime per chi rende possibile, utilizza o anche semplicemente incoraggia l'uso del p2p. I "fornitori" rischieranno fino a 250.000 yuros di multa, i semplici utenti invece se la caveranno con 2.000 pezzi se mai verranno beccati a possedere materiale copiato illegalmente. Inoltre, vorrebbero appunto punire anche chi si macchierà di favoreggiamento, fornendo indicazione su dove e come scaricare. Mi sembra stiano veramente abusando della nostra pazienza.

E ancora: avete presente le menate che ci vengono propinate ogni giorno sul digitale terrestre e la TV digitale? Beh, come riporta già con l'acquolina in bocca il sito della SIAE, sembra che nella sempre mitica america siano già un passo avanti: alle trasmissione digitali verrà applicato un codice che impedirà loro di essere successivamente redistribuite... cosa questo significhi nel dettaglio, non mi è ancora chiarissimo, ma la prospettiva di impedimenti tecnologici sempre più fastidiosi da craccare non sembra semplice paranoia.

Sono solo tre casi che mi sono capitati sotto gli occhi nel giro di poche ore, ma penso siano emblematici di come intendono trasformare la nostra cosiddetta "società dell'informazione". Cercasi urgentemente strategia di resistenza.

Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.




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