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Tra i fumi della tequila e dell’insonnia, riprende il progetto Gay-Gar temporaneamente sospeso lo scorso Luglio. Il locale si aprirà a Copenhagen*, all’inaugurazione pare sarà presente un noto scrittore italiano sulla cui identità preferisco evitare di pronunciarmi, ché se lo viene a sapere si becca un infarto sicuro (non è più un giovanotto) e a me l’idea di avere ammazzato Mario Rigoni Stern non piace.
Ehm.
Si fa per dire, eh, ho detto un nome così.
Inoltre, abbiamo trovato dei finanziamenti. Un misterioso investitore sembra disposto a fornirci i capitali per l’impresa in cambio di un ruolo attivo nel progetto; come contropartita chiede un fisioterapista, un personal trainer ed un chirurgo plastico a disposizione ventiquattr’ore su ventiquattro, nonché sei mesi di ferie pagate all’anno, vodka russa e sigari cubani. Mi sembra, come dire, una proposta estremamente ragionevole.
Bocciati invece i suggerimenti di Nello relativi ad una palestra all’interno del locale: renderebbe tutto così volgare. L’amico Paul (aka Koda Fratello Orso) ha per il momento rifiutato il ruolo di cameriere/intrattenitore in tanga leopardato. Infine, poiché il danese è lingua fondalmentalmente rurale e di scarso consumo, si è decretato unilateralmente che la lingua ufficiale del Gay-Gar sarà il russo, che fa tanto mafia ed è trendy a livello mondiale.
Restano alcuni problemi inerenti al come trasportare a Copenhagen il garage di PornoRambo, ma si risolveranno in tempi stretti.
* Su mia proposta è stata scelta Copenhagen dopo che erano state scartate Londra, Parigi e Vilnius. L’amico GmGasTer sostiene che il suono della parola Copenhagen risveglia la libido maschile, ergo io mi scopro a corto di libido maschile.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.