L’assessore dorme sotto lenzuola di seta, e al policlinico non ci sono letti per gli ammalati. L’imprenditore va in vacanza a cortina, e i suoi operai si respirano un cancro. Il consigliere pippa molta cocaina, e la polvere si posa sul teatro da ricostruire. Il dirigente va a puttane in thailandia, e la strada aspetta di essere allargata. Il mafioso cambia due mercedes all’anno, e gli sfrattati guardano le crepe allargarsi. I visoni decorano la moglie del chirurgo, ed i ratti galoppano tra le corsie. Questo è il posto in cui viviamo, diamogli il nome che ci pare. Ci prendono il culo come hanno sempre fatto e come sempre faranno, e lasciano che ci prendiamo per il culo tra noi: senza sensibili differenze di accento.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.