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Su Srebrenica, se ne sono sentite di tutti i colori ed ognuna delle parti coinvolte, per non parlare delle parti non coinvolte, si sente autorizzato a dire la sua sul numero dei morti, su quanti di questi fossero civili, sulle cause del massacro, sugli interessi in gioco, i retroscena, il contesto nazionale, gli accordi internazionali, Mladić e Orić. Su un unico argomento mi pareva che tutti fossero d’accordo: che le truppe dell’ONU non intervennero in nessun modo. C’era un contingente di 400 soldati olandesi, certo con un armamento leggero ed un mandato limitato e difficoltà di comunicazione, ma per debolezza inefficienza vigliaccheria infamia oppure ordini superiori non riuscirono a tenere a bada né bosniaci né serbi né a proteggere la popolazione civile. I motivi, per l’appunto, non sono e probabilmente non saranno mai chiariti, e sono dieci anni che quei soldati sono (giustamente, a mio avviso) messi sotto accusa. Il 4 Dicembre 2006 il governo olandese ha voluto conferire alle truppe di stanza a Srebrenica una medaglia d’onore in riconoscimento del coraggio da loro dimostrato durante la strage. Bel coraggio.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.