Siete stati in vacanza? O peggio ancora siete tra i fortunati/invidiati che vivono in riva al mare? Bene.
Avete preso il sole? Bene. O siete stati tra quelli che avevano prenotato a Jesolo con sei mesi di anticipo e si sono beccati dieci giorni di pioggia rinchiusi in un albergo? Ancora meglio. Come... eravate in campeggio, stretti in una tenda gocciolante* con il maglioncino addosso mentre fuori diluviava? E siete tornati a casa prima? E ci avete rimesso pure i soldi della prenotazione?
Meglissimo.
Io, dopo tre settimane passate rinchiuso nel triste borgo natio ad imbiancare pareti e preparare un ottimo succo di susine ed un decisamente meno ottimo succo di mele (anche i cliché della bucolicità sono sempre gli stessi) mi accingo finalmente a partire. Tornerò tra soli cinque giorni pronto per rimettermi ai remi, ma nel frattempo aspirerò forte il profumo del mare e scaccerò tutte le tossine, e se la fortuna vorrà che trovi il sole sulle mie spiagge e sulla mia pelle non mancherò di dedicarvi un pensierino.
Dalla risata satanica conseguente saranno esclusi solo gli amici che sono andati ad Amsterdam a fumarsi i canotti, perché tanto lì il tempo non conta**.
* Perché non la sapete montare.
** E comunque, Amsterdam è acerba.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.