12/9
2005

New Orleans, solo per i miei occhi

Nu Orlins. Non so se ne avete mai sentito parlare. C’è stata in ferie mia zia Katrina da quelle parti, di recente, ma il mio invaghimento virtuale per quella città è cominciato molto prima.
Molto, molto, molto prima, borbottò il vecchio zio Lusky, cominciando a raccontare.

[Sbadigli autorizzati. Questo è il punto in cui vi consiglio di cliccare da un’altra parte, per esempio qui o qui.]

easy lsdC’era questo film lisergico in cui due tizi attraversavano l’america in moto per fare delle cose, tipo spostare droga dalla costa occidentale a quella orientale, ma insomma il vero scopo era di andare a New Orleans per prendere parte al Mardi Gras il Mardi Gras, mio dio, che bellezza dev’essere far parte almeno una volta di quella folla impazzita a mescolare i riti dionisiaci del carnevale con il calore ed il colore dell’africa e l’aria greve delle paludi e la pazzia di tutto il mondo invisibile e finivano abbracciati alle lapidi del cimitero danzando tra le spirali colorate degli acidi ed era così magnificamente anni Settanta che pure se ogni tanto si tirava uno sbadiglio non li si poteva non amare, questi due cavalieri psichedelici e capelloni.

Poi c’era questo libro che a me è piaciuto assai e non ci penso neanche a giustificarmi qualunque sia il suo valore letterario, che essere adolescente negli anni ’90 con tutto quel casino non è stato per nulla facile, gentile pubblico da cui hanno tratto alcuni sequel scadenti e dei film che spaziano dal così-così all’orripilante, il quale narrava di un vampiro malinconico che vagava per i secoli e le strade di Nu Orlins assieme al suo affascinante amante e ad un’enfant maudite seducendo noi vittime mortali e piangendo la propria immortale maledizione.

AcquaIn un’estate ormai così logorata dal tempo trascorso che non saprei neanche indicarla con precisione nel calendario, ma sicuramente si era ancora nei rugginosi ’90s, mi sono pure guardato tutti gli episodi di questo improbabile telefilm di serie B, da cui si evinceva che a Nu Orlins si era tutti cugini e mostrava un pulotto simpaticamente corrotto e colluso con tutti i poteri occulti della città - mafia, hoodoo, contrabbandieri. All’hoodoo ed al vudù in generale, poi, io riservo un sorriso fin dai tempi di Monkey Island o del meno ironico Gabriel Knight o dell’indimenticato Count Zero.

RazzaEd ancora altri film, tutti i libri di Truman Capote e la Banda di Idioti di Kennedy Toole, le suggestioni musicali, il fascino di una città calda tra i cui vapori paludosi si mescolano i Caraibi, la Francia, gli spettri dei nativi e del continente nero, la morbosità decadente e l’eleganza barocca di un luogo a parte, di un connubio tra diversi meridioni e claro che non sto parlando della Nu Orlins reale che non ho mai visto, ma della Nu Orlins mediata che mi sono dipinto nella testa a colori vivaci.

ClasseQuesta mia Nu Orlins non è mai stata sommersa, a differenza di quell’altra che secondo alcuni non andrebbe neppure ricostruita perché povera, nera, con scuole di livello "inaccettabile" e polizia inaffidabile, case vecchie e servizi scadenti o della quale andrebbero salvate soltanto le zone turistiche, quel dieci percento che attira visitatori e procura guadagno. Tanto, dicono, gli sfollati avranno troppa paura per tornare. Tanto, dicono, nessuna compagnia sarà così temeraria da voler assicurare nuove case a Nu Orlins. Tanto, dicono, l’economia era in crisi già da prima. Tanto, ripetono, era un città nera, povera, inaffidabile e scadente.

Magari un giorno vedremo lunghe file di casette a schiera verniciate di bianco dove fino al mese scorso sorgevano le troppo vecchie case coloniali, vedremo i vecchi abitanti sconfitti ed esuli, vedremo i frustrati nuyorkesi colonizzare le paludi rimesse a nuovo, asettiche e pulite, con simpatici alligatori Disney geneticamente modificati e vegetariani
in cerca di un clima più caldo dove sfuggire allo stress metropolitano, vedremo la città ricostruita grazie alle sponsorizzazioni di Bill Gates, ai contratti con McDonald’s, al capodanno di Paris Hilton. Nu Nu Orlins. Nu Orlins 2.0. Next Orlins.

Chissenefrega, concluse borbottando lo zio Lusky. Tanto la Nu Orlins che conosco io probabilmente non l’avrei mai potuta visitare, perché la Nu Orlins che ho visto io non è mai esistita. Quindi esisterà per sempre, la Nu Orlins che amo io.

Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.




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