Giocavamo sulle scarpate della cosiddetta autostrada dell’informazione come cuccioli innocenti, prima che tutto
[questi cazzo di anni zero]
diventasse così noioso, così pericoloso, così tetro ed i tir carichi di fughe radioattive slovene ci sfrecciassero così vicini, prima che le discariche abusive meridionali scoppiassero dei rifiuti tossici settentrionali, prima che i denti settentrionali mordessero pomodori tossici meridionali raccolti sul crinale delle discariche abusive da clandestini schiavizzati, prima del precariato e della crisi salariale, del governo delle disillusioni e di quello della disperazione, prima di un prima che non c’è mai stato, quando il petrolio e l’estate sembrava sarebbero durati per sempre, giocavamo come cuccioli incoscienti e non ricordo piovesse mai.
[Sapevamo respirare l’aria delle cinque.]
Il Catechista, in barba a tutte le teorie sull’evoluzione, è riuscito a fabbricare un nuovo figlio, che come tutti i nuovi figli vivrà in un mondo dove l’energia si ricaverà dal sole, il leone e l’agnello pasceranno insieme ed i pitbull cagheranno coniglietti rosa agli angoli delle strade.
Chiamatelo Ismaele.
Davvero.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.