Ha fatto bombardare fabbriche, treni, stazioni televisive, ambasciate, colonne di profughi in fuga, con cluster bombs e proiettili all’uranio impoverito, seminando il terrore, fomentando l’odio interetnico e causando migliaia di vittime civili. Davvero un brutto soggetto il generale Wesley Clark, attualmente non ricercato dal Tribunale Internazionale dell’Aia in quanto cittadino americano e, soprattutto, vincitore.
Acciuffato invece il nemico pubblico numero uno Radovan Karadžić, condannato per crimini di guerra nell’ex-Jugoslavia e poi indagato, braccato, scovato e prossimamente processato nel modo più imparziale possibile, secondo la curiosa procedura di diritto internazionale riservata ai serbi. Ancora latitante, pare, il suo parrucchiere.
In cambio, la Serbia potrebbe ottenere l’ingresso nell’Unione Europea o l’eliminazione della slivovica dalla lista delle armi non convenzionali.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.