Io lo so che in questi giorni è di cattivo gusto non parlare un pochino di Haiti e del terribile terremoto che l’ha spianata, perché Haiti ha sempre avuto un posto speciale nel cuore di tutti noi a differenza di quei postacci orribili lì vicino nei quali è stata una volta in ferie la nostra parrucchiera ed è davvero terribile quello che è successo, proprio adesso che il nostro costante impegno ed interesse erano riusciti a migliorare sensibilmente le condizioni di vita di quel Paese, il più povero del "continente americano", "mondo occidentale" o "emisfero settentrionale", a seconda di quale telegiornale amate seguire. Speriamo che quell’sms da due euro serva a qualcosa, perché saremmo schiantati dal dolore se quegli sventurati non riprendessero a morire serenamente di povertà lontano dalle telecamere entro l’inizio di Sanremo. A proposito, è raccomandato quale segno di estrema solidarietà umana e vicinanza alle vittime ascoltare a ripetizione "Haiti" degli Arcade Fire, ma solo a patto di farlo sapere a tutti su twitter e asocial vari (in privato non vale). Ce l’avranno twitter ad Haiti, no? Chissà come si sentiranno rincuorati.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.