L’Istria.
A parte il fatto che è piena di italiani, alcuni dei quali nativi, è un posto meraviglioso. Ci puoi piazzare la rulòt, nuotare, guardare i pesci, inseguire i pesci, dedicarsi alla pesca dal materassino, andare in pescheria, mangiare pesce o cevapcici, stenderti sugli scogli, fumare, fumare al ristoràn!, giocare alle carte, andare in bicicletta, attaccar briga con gli indigeni, conoscere o riconoscere belle persone, prendere il sole, rimetterlo a posto, ecc. ecc. e poi tornartene a casa schivando le catastrofi assortite.
L’importante è stare attenti ai maledetti ippopotami.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.