25/8
2010

Più duraturi del bronzo

Qualche giorno fa, nel mentre che lavoricchiavo nel piccolo cantiere che abbiamo aperto in salotto, mentre ascoltavo distrattamente alla tivù i piani macchiavellici dei nostri politici sull’opportunità o meno (per loro) di andare alle elezioni, sono stato improvvisamente folgorato da un dubbio:

"Ma chi era il candidato del centrosinistra alle ultime elezioni?"

(mi riferivo ovviamente a quelle vinte nel 2008 dal Lestofante Capo che al momento ci sta governando, oltre che rovinando la vita ed il fegato)

E ci pensavo mentre tagliavo pannelli di polipropilene, mentre stendevo la colla, mentre attaccavo i pannelli. E non mi è venuto in mente nessuno. Il vuoto assoluto. Di certo avevo votato per lui, badate bene, avrei votato anche per l’insegnate di cucina di Hannibal Lecter pur di arginare il successo della cariatide di Arcore, ma niente. Il vuoto assoluto. Mi considero un giovane abbastanza informato, abbastanza politicizzato, abbastanza schierato, abbastanza giovane, eppure di fronte all’avversario di Berluschini la mia memoria si arenava come una chiazza di petrolio nel golfo delle metafore eccessivamente elaborate.

Così mi son detto, se era il vuoto assoluto, doveva probabilmente trattarsi di Franceschini. Ve lo ricordate Franceschini? Quel tipo buffo con la pettinatura da bravo ragazzo che per qualche tempo ha tralasciato i suoi doveri di chierichetto per giocare a fare il politico. Ve lo ricordate? Appunto, neanch’io. Quindi doveva essere lui.

Ma dato che dietro ad ogni grande uomo (che sarei io) c’è una grande donna, ho chiesto lumi ad Amormio. Lei ci ha pensato su un pochino, ha fatto la faccia di quando uno cerca di ricordarsi dove ha messo le fatture del dentista, e poi ha alzato le spalle sconsolata.

"Non mi ricordo", ha detto.

"Quindi era Franceschini."

"Potrebbe essere stato Franceschini."

Insomma, Prodi non poteva essere, perché Prodi non ha mai perso contro Berlusconi tranne una volta a tresette ma non era neanche una partita ufficiale. Bersani all’epoca si limitava a fare il cantante, e non gli riusciva neanche male. Ochetto era già morto, sepolto dal peso insostenibile dei propri baffi. Non restava nessuno. Quindi era Franceschini, vero?

Invece no. Perché Franceschini, si è saputo poi, quel giorno doveva accompagnare la mamma a fare la spesa e di conseguenza quel tragico giorno a perdere contro il Lestofante fu Veltroni. Yes. Uolter Ueltroni. Ve lo ricordate Veltroni, quel tipo che prima vendeva le figurine e poi molestava gli africani e nel mezzo non si sa bene cosa facesse alla guida del più grosso partito di opposizione che mai si sia visto?

No, eh?
Chissà che fine ha fatto, poi. Mi pare sia scomparso più o meno nel periodo in cui attivavano quel grosso macchinario al Cern di Ginevra.

Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.




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