Corre l’anno 2001, nella mia testa scorrono le immagini recenti di zone rosse viste solo in tivvu, la tesi è fresca di stampa e non ancora discussa, esco in coppia con una ragazza che ancora non so di non amare. Tra pochi mesi conoscerò zia Kathrina, ma non lo so ancora, i miei sogni di gloria si infrangeranno contro una porta eternamente socchiusa che non ho il coraggio di spingere. Ma corre l’anno 2001, l’estate è calda e le torri sono ancora in piedi, parto in treno per Siena perché non so guidare, ci sono un campeggio pieno di tende montate male e turisti sfatti, colline gialle riarse dal sole, una grande piazza, una cattedrale con il pavimento d’erba e la volta celeste, ore di autobus, ore ad aspettare l’autobus sotto il sole, pochi soldi per divertirsi.
Presto la vita si rimetterà in moto e le torri crolleranno sulle nostre teste, professori illuminati mi stringeranno la mano, inizierò a guadagnare pochissimi soldi che mi sembreranno tantissimi, andrò a vivere da solo, la mia casa esploderà, gli amici tradiranno e saranno traditi e quella dannata porta resterà socchiusa, mentre la terra bruciata di Siena, la mia tenda e tutto il resto scivoleranno lentamente sommersi dalla marea dell’indifferenza animale di questo nuovo secolo.
Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.