30/9
2008

Geologicamente un anno è irrilevante

Invecchiare non è solo badanti rumene, esenzioni fiscali, libertà dal lavoro e perdita del controllo delle funzioni corporali, no, ci sono anche un sacco di aspetti negativi, il fatto di non riuscire più ad ingurgitare spropositate quantità di alcol senza conseguenze, i dolori alle cervicali, e naturalmente il fatto di non riuscire più ad ingurgitare spropositate quantità di alcol senza conseguenze. Arriva quindi il momento in cui bisogna fare i conti con la propria vita, mettersi seri, interrogarsi sull’infinito, far carriera, imparare ad annodarsi la cravatta e smetterla di fantasticare attorno a qualche utopia, accettare il mondo per quello che è, che tanto non lo cambi e non cambierà. Comprare finalmente un televisore decente, perché no? Arriva questo momento, diciamo in un qualche punto imprecisato oltrepassati (cough cough) i trenta, e bisogna essere pronti, non farsi cogliere di sorpresa, affrontare la cosa con serena maturità. Personalmente suggerisco di nascondersi sotto la scrivania e fingersi morti. Evitate di canticchiare nervosamente. I momenti non pensano mai di controllare sotto le scrivanie, sono animali stupidi.

Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.




22/9
2008

Bianchezza

Primo giorno d’autunno. Tutti si sbattono a pedalare per le varie "Scoprendo l’autunno nei campi", che fanno combriccola con le altrettanto simpatiche "Apprezzando la primavera sui prati", "Gustando l’estate in collina" e "Maledicendo l’inverno in geriatria". Lasciando le masse allo sfogo sportivo municipalizzato, burlandosi del freddo che rosicchia le dita, si può tuttavia evadere anche sgattaiolando per le montagne nebbiose, inerpicandosi lungo sentieri coperti di ghiaia e sassi, sudando e sbuffando ed aggrappandosi a radici sporgenti e catene, fino a raggiungere la vetta deserta. Quindici minuti buoni mi ci sono voluti, ’na faticaccia che non facevo dalla quinta elementare, ma che panorama, sopra, sotto, in ogni direzione:





tutto bianco.






Come un personaggio caduto in una pagina ancora da scrivere, o una goccia di latte nel latte.




17/9
2008

...and the winner is

Dato il Grande Sonno che mi attanaglia oggi, non commenterò il fatto che il Lestofante Capo sia troppo occupato a lavorare per farci sapere se sia o meno antifascista (come se non sapessimo già la risposta), sorvolerò sul crollo del capitalismo in atto ("the fall of the wall-street") e glisserò su Ahitalia, MissItalia e SpranghItalia. Esauriti rapidamente gli argomenti a disposizione, ecco quindi di seguito i risultati del giochino della settimana scorsa:

Anna: 17 (the winner)
SuperCirio: 17
Entropia: 9
PornoRambo: 4
Brù: 2
Vlad: 1

Il riferimento ben celato a Lost, infine, era:
"Make your own kind of music" dei Mamas n’ Papas. Imprescindibile, in un mondo parallelo in cui "imprescindibile" significa il contrario di quello che significa nel nostro.

Sei partecipanti! Un successone! E nessuno che superi i 20 punti, a conferma del fatto che le mie sono le orecchie di chi ascolta nel deserto. Un successone, dicevo.

Nel frattempo, il mondo libero si divide tra chi ama i Glasvegas, chi odia i Glasvegas ed un trascurabile 99% che non sa chi cazzo siano i Glasvegas (e farebbe meglio ad informarsi). E con questo prometto di non parlare più di musica, mai più, finché non ne avrò di nuovo voglia.




11/9
2008

Tracce che restano

Vi amo tutti. Davvero. Non solo sono estremamente compiaciuto del fatto che lo stupido pianeta non sia diventato un immenso buco nero svizzero (svizzero! la mancanza di dio ce ne scampi!) ma giorni e giorni di mal di testa ed insonnia mi hanno messo in un mood decisamente positivo. Vi amo tutti, belli e brutti, e bacerò il primo cane che arriverà qui con una bustina di aulin tra i denti.
Dato che al momento non posseggo evidentemente la lucidità necessaria per parlare male di calderolo o per snocciolare qualche perla di saggezza sul caso ahitalia, vi tengo occupati con un giochino.
Chennesò, magari vi state annoiando quanto me.
Il giochino è questo:

Arab Strap
Arcade Fire
Arctic Monkeys
Astra Heights
Baustelle
Beatrice Antolini
Bloc Party
Calexico
Dead to me
Death cab for cutie
Eels
Justice
Lara Martelli
LCD Soundsystem
Le Luci della Centrale Elettrica
No kids
NOFX
Of Montreal
Phantom Planet
Rufus Wainwright
Settlefish
Thao Nguyen
The Format
The Loved Ones
The Mamas And Papas
The Pinker Tones
The Shins
The Stars
The War on Drugs
Tulsa
Tv On the Radio
We are scientists
What made Milwaukee famous

Sono nomi di persone o insiemi di persone che emettono musica. Sono una 33ina, mi dice excel. Sono tutti sul mio aipod, il che non significa che siano tutti i musicanti presenti sul mio aipod, né che io necessariamente li ascolti o che li apprezzi, ma solo che in qualche modo sono finiti lì e sono rimasti acquattati in un angolino almeno fino ad oggi. Li ho scelti più o meno a caso. Non è quindi una gara a chi esprime il miglior apprezzamento per i miei eclettici gusti musicali, ma un piccolo quiz per testare il vostro grado di (uhm...) karmachimicosità. Insomma, quante di queste entità musicali conoscete?

Come calcolare il punteggio
Contateli. Se non lo sapete fare, teoricamente non dovreste neanche saper leggere, quindi è bizzarro che siate arrivati fino a qui.
Da 0 a 10: Sei capitato qui cercando "pecora gonfiabile" e lo stesso ti sei preso la briga di fare il test. Ammirevole.
Da 11 a 20: Sei mediamente aggiornato sui miei gusti musicali, o mediamente sintonizzato con la centrale nervosa della mia anima, qualsiasi cosa questo voglia o non voglia dire. Libero di vantartene con il tuo terapista.
Da 21 a 30: Cioé praticamente siamo fratelli. A parte che mio fratello ascolta Michele Zarrillo. Comunque questo blog praticamente è anche tuo, e sono pronto ad ascoltare consigli musicali se vorrai darmene. Ascoltarli, non seguirli.
Oltre 31: Sei della polizia postale, hai una copia della mia playlist ed io sono fottuto.

Si calcoli anche un bonus di 5 punti per chi esprime il miglior apprezzamento ai miei ecclettici gusti musicali, ed altri 2 punti bonus per chi riconosce la citazione ad una vecchia puntata di Lost.

Chi fa più punti vince una bustina di Aulin vuota. Chi fa zero punti e se ne vanta con fierezza vince un podcast di calderolo che descrive il suo progetto di legge sul federalismo fiscale.
(Uff. Fatta anche questa.)




9/9
2008

Dal punto di vista di La Russa

Pare che ieri La Russa, l’unico politico italiano vietato ai minori di 14 anni per le scene di violenza, abbia suscitato la sonnolenta riprovazione del presidente della repubblica elogiando alcuni militari repubblichini: secondo il ministro della guerra, "dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della Patria".
Se trascuriamo il dettaglio che la patria che difendevano era una repubblichetta fantoccio retta da un dittatore pelato i cui testicoli erano strettamente nelle mani di uno psicopatico tedesco, come dar torto a La Russa? Proprio noi, che siamo gli alfieri del relativismo culturale!
In effetti, non solo i repubblichini, ma dal loro punto di vista anche i nazisti combattevano per la prosperità della propria patria.
E dal loro punto di vista, anche i carnefici dei campi di concentramento lavoravano per la salute della razza umana.
Dal loro punto di vista, poi, i kamikaze giapponesi morivano per il nobile compito di compiacere il proprio imperatore, e disprezzali per questo!
Dal suo punto di vista, anche Stalin in fondo si adoperava per costruire una società di eguali, vi pare poco?
Dal loro punto di vista, d’altronde, i talebani stanno soltanto cercando di diffondere la vera fede e mandare in paradiso più gente possibile.
Dal loro punto di vista, i generali argentini cercavano solo di combattere il pericolo comunista.
Dal suo punto di vista, Anakin Skywalker intendeva solo ottenere la Forza necessaria per riuscire a difendere Padme Amidala.
E non dimentichiamoci che dal suo punto di vista, Hannibal Lecter stava solo preparando la cena.

Seguendo la logica di La Russa, par di capire che solo le meduse sono davvero stronze nell’animo, perché uccidono e torturano senza alcun punto di vista particolare. Ed in questo non possiamo non supportare l’opinione del ministro La Russa.




8/9
2008

L’odore della polvere

La prima reazione è tipo
"Bossi che dà dell’incompetente a qualcuno! Ahahahahahahhahahahah! Ahahahahahh! AhhAhahahah! Ah-ah! Ah. Ahahahahahah! (singhiozzo) Ah ahahhh! Ahhahahhahah!
(molte ore dopo)
Ahah. Ah. Ahahahah. Ah. Ah. Ah. Ahah. Ah.
"

Insomma, quello che gli scienziati chiamano un composto scetticismo.
Poi sorge naturale un dubbio: uno/a che viene definito/a incompetente da bossi, è l’apoteosi dell’imbecillità o un genio?
In altri termini: è così cretino/a che persino Bossi se n’è accorto, o un genio tale che Bossi non riesce a coglierne la grandezza?
(per appartenere alla seconda categoria basta saper mangiare la minestra senza sbrodolarsi le mutande)
Il fatto che Bossi parlasse, nel caso specifico, del ministro Gelmini, ovvero la donna che Comunione e Liberazione ha prestato alla scienza e non rivuole più indietro, di certo non aiuta.

(OK, dai, stavolta ha ragione Bossi, il maestro unico può essere pericoloso per i bambini, metti che sia un pedofilo o, peggio, un meridionale. E poi è vero, "per capire che cosa serve alla scuola devi averci vissuto dentro, essere stato insegnante, aver sentito l’odore della polvere", a patto di vivere in quel Texas immaginario che è il cervello di Bossi.)

Bossi, comunque, ha ribadito che non farà cadere il governo finché non avranno fatto il federalismo fiscale. Con dichiarazione come questa, va da sè che i suoi colleghi di governo cercheranno di farlo prestissimo.


P.S.: Pur avendo letto tutti i volumi della sua autobiografia da colorare, non mi risulta che Bossi abbia mai insegnato alcunchè (non mi risulta neanche che abbia mai imparato), quindi, per coerenza, dovrebbe impiccarsi. Se invece mi sbaglio vabbè, si impicchi pure per un altro motivo.




4/9
2008

Il mostro di Milwaukee ha dato buca

Alcuni degli invitati alla prima festa nazionale del Partito Democratico, in ordine di apparizione: Umberto Bossi, Giulio Tremonti, Roberto Formigoni, Pierferdinando Casini, Sandro Bondi, Vincenzo Cerami, Franco Frattini, Gianfranco Fini, Elio Vito, Fedele Confalonieri.

I Democratici, quelli che pochi mesi fa non hanno voluto incontrare il dalai lama.




29/8
2008

L’autorevole parere che mancava

Lo sapevamo, quando hanno detto che tornavano di moda gli anni Ottanta, che c’era da preoccuparsi. Mi vengono in mente due o tre cose decenti successe in quel periodo, ma proprio due o tre: il primo disco dei gansenrosis, qualche bel film di indiana jones e la medaglia d’oro di ben johnson alle olimpiadi. Per il revival, che ti organizzano? Un nuovo disco dei gansenrosis, un nuovo film di indiana jones ed un nuovo episodio della guerra fredda. Che poi, restasse fredda, ce ne sbatteremmo, il problema è se diventa calda, che vent’anni fa non c’era il riscaldamento globale, o se c’era, se ne sbattevano, bisognava pensare alla guerra fredda.
In linea di principio, Putin ha ragione. Per l’ossezia e quell’altra regione dal nome buffo dovrebbero valere le stesse regole applicate in kosovo: una parte della popolazione di una regione vuole staccarsi da uno stato in cui non si riconosce più, dichiara unilateralmente l’"indipendenza", gli stati amici danno un aiutino militare ed il pubblico applaude a tale sfoggio di diritto internazionale. Non era stato detto, riguardo al kosovo, che si sarebbe creato un pericoloso precedente? Non l’hanno riconosciuta lo stesso senza batter ciglio, i democratici stati occidentali, l’indipendenza del kosovo? Abbiano ora il buon gusto di tacere. In fondo, quanti si lamentano del rischio di balcanizzazione del caucaso, hanno avuto il loro bel ritorno dalla balcanizzazione dei balcani. Inoltre, c’è tutta la questione dello scudo antimissile, delle basi statunitensi nell’europa orientale, delle ingerenze euroamericane nella regione. In linea di principio, Putin avrebbe tutto il diritto a risentirsi e cazzeggiare un po’.
In pratica, però, Putin ci sta prendendo in giro, perché tanto lui questo giochetto nel caucaso l’avrebbe fatto lo stesso, kosovo o non kosovo, ed il diritto all’autodeterminazione dei popoli è l’ultimo dei suoi pensieri (non che Bush ci perda il sonno, evidentemente). A Putin interessano due cose: gas e petrolio. E poi, vabbè, i soldi. E il potere, che ricava dal gas e dal petrolio, comunque. E il judo, che usa per spezzare l’opposizione. Non so come stia messo a concubine. Insomma, Putin ha un sacco di interessi, però resta lo stesso un sordido figlio di una peripatetica sifilitica e lo dico senza paura, che tanto ho la stufa a legna. Il problema è, cosa interessa a Bush? Petrolio e gas, soldi e potere, e l’alcolismo al posto del judo. Che guaio.
Guerra fredda significa, in pratica, che russia e stati uniti non avendo convenienza ad attaccarsi fisicamente a vicenda stracciano le balle al resto del mondo per il controllo delle risorse. Tutto il resto è sovrastruttura. Gli stati europei, intanto, i sarcosì e i frattini, corrono dall’uno all’altro come i figli di genitori separati e si illudono che la loro opinione conti davvero qualcosa. Dopo vent’anni siamo ancora qui, e non possono neanche più raccontarci che prima o poi cadrà il muro di berlino. A ’sto punto era quasi meglio un nuovo disco di michael jackson.




25/8
2008

L’importante è essere obbiettivi

Neanch’io ho ben capito come mai se prima uno veniva aggredito a Roma erano cose che capitano, e adesso invece è colpa del sindaco. A prescindere dal fatto che il sindaco di Roma è una minchia col parrucchino.

Però non ho neanche capito come mai se prima uno veniva aggredito a Roma era emergenza nazionale e invasione degli ultracorpi, mentre ora son cose che capitano.




21/8
2008

Tre col maiale

Alla prima festa del Partito Democratico è stato invitato anche Umberto Bossi, nonostante le sue recenti febbricitanti dichiarazioni. Scandaloso: il Partito Democratico fa una festa?!

(Ogni volta che parlo di Bossi mi sento in colpa, perché lo so che non bisognerebbe prendere in giro gli handicappati. Allora provo a prendere in giro il Partito Democratico e mi sento in colpa due volte, per lo stesso motivo. Vedete cosa vuol dire crescere in un ambiente cattolico.)

(Bossi. Ogni tanto [ogni giorno] ne spara una, e tutti ci scandalizziamo, ci indignamo, ci offendiamo. Il PD ha aperto con Bossi un "serrato confronto" sul federalismo, confronto reso più complicato dal fatto che "federalismo" è l’unica parola con più di tre sillabe che Bossi conosca. Mai nessuno che tanto per provare gli dica che no, il suo federalismo del cazzo non lo facciamo, e adesso metta il pisello sul tavolo e faccia la sua rivoluzione, sollevi il popolo, imbracci il fucile, così vediamo quanti padagni sono pronti a scendere in strada armi in pugno per la riconquista dell’ici e gli diamo una contata. Secondo me sarebbero solo lui e Maroni. Due, se contiamo anche Calderoli.)




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