17/2
2006

Candidati impresentabili

Come ben si sa, il nostro oliato presidente del consiglio non prova alcuna particolare avversione nei confronti del fascismo ed ha pertanto ben pensato di raccattare qualche voto pure pescando nelle cloache degli Alternativi al Sociale. Ad una condizione, però: niente candidati impresentabili. La voglia di far bivaccare i manipoli sin quell’aula grigia e sorda del parlamento dev’essere tanta, se la nipotina dell’arcano numero dodici dei tarocchi ha accettato la richiesta togliendo la candidatura propria e di altri due scherani particolarmente compromettenti. Dunque, gli Alternativi appoggeranno il governo affinché venga portata avanti la loro linea, ma non schiereranno quegli esponenti che sono, come dire, troppo in linea con la linea del partito. Logico, no?

Quando sarebbe stato molto più semplice obbiettare che di candidati impresentabili nella Cassa della Libertà ce ne sono già un sacco, tra inquisiti, condannati, ladri, mafiosi, piduisti. Per esempio:

Calderoli (che rientra più o meno in tutte le categorie precedenti): il farneticante dentista padagno se ne va in giro dando del culattone a destra e a manca ed afferma di girare da settimane con la maglietta delle vignette contro maometto. Ma lavati, puzzone! Io però mi sono fatto stampare una maglietta con calderoli che viene sbranato da un mastino napoletano.

Castelli: il cosiddetto ministro continua a confondere la giustizia con la presunta volontà popolare, che poi sarebbe casomai la volontà di quei quattro pistoleri che lo votano. Per lui i roghi alle streghe erano perfettamente legittimi, in quanto appoggiati dal comune sentire della popolazione. Ce ne fosse di più, di ministri come lui! Il sole girerebbe ancora attorno alla terra!

Fini: si è fatto una canna da mezzo chilo una volta dopo aver mangiato l’impepata di cozze alla giamaicana ed è stato male per due giorni. Di conseguenza, non può più fumare nessuno. Mi ricorda mia madre quando mi diceva "Ho freddo, mettiti il maglione."

Ruini: anche lui come la mussolini non si candida, purché venga rispettato il programma del suo partito.

Berlusconi: può mancare in un elenco di persone impresentabili, per quanto stringato? E’ la quintessenza dell’impresentabilità, anche se un recente sondaggio fatto da lui lo dà come l’uomo che tutte le suocere vorrebbero avere come genero.

Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.




17/2
2006

Connection error version

Mentre impazzano le olimpiadi invernali, le cazzate prelettorali e le influenze aviarie, questo server della nonna imputridita continua a funzionare ad intermittenza. Così non vi posso dire che sto seguendo con attenzione solo le gare di pattinaggio perché mi piace vedere atleti androgini volteggiare inguainati in variopinti costumi colorati, per esempio.

ieriIeri ho approntato una versione alternativa che tornerà in linea al vecchio indirizzo ogni qual volta questo non funzionerà. Basta che usiate sempre il vecchio indirizzo karmachimico.tk, giusto per capirci.


P.S.: Secondo un sondaggio, Berlusconi è stato appena nominato imperatore del Giappone.

P.P.S.: GmGasTer: guarda che sul tuo blog io ci campeggio, mica è colpa mia se non l’aggiorni mai.












6/2
2006

Nessuno teme di offendere i collezionisti di francobolli

Se qualcuno avesse pubblicato delle vignette offensive nei confronti dei vegetariani, o dei collezionisti di francobolli, ed i collezionisti di francobolli si fossero mobilitati e fossero scesi in piazza a protestare, tutti gli altri si sarebbero messi a ridere e non avrebbero avuto dubbi nel difendere la libertà di satira. Se i collezionisti di francobolli avessero incendiato ambasciate e ucciso persone, tutti gli altri non avrebbero esitato a condannare l’evento e a nessuno sarebbe neppure passato per la testa di cercare una giustificazione.

Ciao sono il Gronchi Rosa"I Danesi devono morire perché hanno insultato il Gronchi Rosa!"
"Uhm, non hai tutti i torti."

Ma invece hanno offeso i musulmani, e non si sa bene che pesci pigliare. La religione gode di una specie di passaporto per la follia, se una persona religiosa dice qualcosa di totalmente assurdo o si comporta in modo folle, il fatto di avere una fede religiosa è già una mezza giustificazione. Dalle persone religiose ci si aspetta di tutto, e nessuno si scandalizza più di tanto perché molte persone si dichiarano religiose e tutte le religioni hanno una qualche inclinazione verso il delirio mistico. "OK, io rispetto la tua follia se tu rispetti la mia", si dicono tra loro, dandosi di gomito, i fedeli di ogni religione. I collezionisti di francobolli non godono di questo margine di accettazione sociale dello sclero: se chiamassi i giornali affermando di aver visto sanguinare il mio gronchi rosa, non mi metterebbero in prima pagina. Mi metterebbero al reparto psichiatrico.

(E se pensate che la religione goda di un trattamento speciale perché tocca corde più delicate dell’animo umano, provate ad andare da un collezionista di francobolli e chiedetegli di farvi toccare il suo gronchi rosa).

Io non dico che bisogni offendere i musulmani, o i collezionisti di francobolli. Dico che se qualcuno ti offende e tu ti lasci andare al delirio collettivo e criminale, quel qualcuno aveva ragione di offenderti (sì, se qualcuno ti accusa di essere un violento e tu, offeso, gli dai un pugno in faccia, ebbene quel qualcuno ha un dente in meno ed una ragione in più per chiamarti violento).

Nel 2000 qualcuno decise di organizzare un gay pride a Roma, qualcun altro obbiettò che tale manifestazione nella città del giubileo l’anno del giubileo avrebbe potuto offendere la sensibilità dei cattolici. Si scatenò la polemica su giornali e televisioni, alla fine il gay pride si svolse ed i cattolici furono costretti ad ingoiare il rospo. Molti, che fossero o meno coinvolti direttamente nella questione, espressero a quel tempo la propria opinione sulla faccenda. La mia opinione era: chi cazzo se ne frega della sensibilità dei cattolici, quando mai un cattolico si fa scrupoli ad offendere la mia sensibilità laica.

In Cina non c’è libertà d’opinione, e mi dispiace se qualche cinese si offende.
A Cuba non c’è libertà d’informazione, e mi dispiace se qualche filo-castrista si offende.
In molti paesi musulmani i diritti civili della popolazione sono severamente limitati (p.e. si ammazzano gli omosessuali), e mi dispiace se qualche musulmano si offende.
L’opinione del papa e dei membri del clero dovrebbe essere irrilevante per la mia vita privata, e non condizionarla di rimbalzo dopo essere stata trasformata in legge da qualche politico accondiscendente, e mi dispiace se qualche vescovo si offende.
Le religioni sono truffe organizzate finalizzate all’accumulo di beni materiali e soprattutto di potere, e mi dispiace se qualche fedele di qualsivoglia religione si offede.
In Italia vengono censurati siti internet che pubblicano fotomontaggi del papa, si sospendono programmi televisi che criticano il premier e si licenziano presentatori televisi più che validi perché sgraditi al governo, quindi neanche qui siamo messi benissimo come libertà d’opinione e di informazione. E mi dispiace se qualche italiano si offende.

Mi dispiace, ma se per scrupolo nei riguardi di queste persone censurassi quello che penso mancherei di rispetto a me stesso ed a ciò in cui credo. E lotterò perché tu possa esprimere la tua opinione anche se non sono d’accordo con te, ma allo stesso tempo lotterò per poter esprimere la mia opinione anche se tu non sei d’accordo. Non posso stare zitto per evitare che qualcuno, da qualche parte, si offenda. Se qualcuno ha da incazzarsi, si incazzi, ma mi lasci parlare.

Non si tratta di rispetto dell’opinione altrui. Non rispetto affatto le opinioni di tutti, rispetto il diritto di tutti ad esprimere la propria opinione del cazzo.

Sono persino contento che Feltri possa finalmente gongolarsi di essere stato "condannato a morte dall’islam", ma solo perché ci teneva tanto. Finalmente ha nuovo materiale per la masturbazione.

(E’ necessario specificare che anche feltrino ha diritto di pubblicare le proprie opinioni, e pure l’oriana, e pure il papa, anche se offendono la mia sensibilità?)

(E’ necessario specificare che non colleziono francobolli, e che del gronchi rosa so solo che è rosa e che è gronchi?)

(E’ necessario specificare che non so neppure bene quali siano questi biscotti danesi di cui parla da giorni?)




3/2
2006

Sono un umile operaio nella vignetta del signore

A me che migliaia di persone possano incazzarsi perché un giornale ha pubblicato delle vignette su maometto, che brucino le bandiere in piazza, che minaccino boicotaggi, che assaltino armati le ambasciate, pare davvero fuori del mondo. A me che venga licenziato il direttore di un giornale perché ha ripubblicato quelle vignette pare ancora più fuori del mondo. Ma io non ho nessuna sensibilità religiosa e non posso comprendere appieno quanto una persona di fede possa sentirsi ferita da una vignetta satirica. Ed ogni volta che sento notizie come queste ringrazio il Cielo di non avere alcuna sensibilità religiosa. Sentiamo l’opinione del diretto interessato
Ieri sera sentivo poi che una qualche organizzazione islamica chiedeva una presa di posizione sull’argomento da parte del Vaticano. Uhm, proprio quello di cui avevamo bisogno, no? Chissà mai cosa potrebbe dire di interessante sulla blasfemia a mezzo stampa una persona illuminata e libertaria come Ratzinger ("La Chiesa non deve intervenire nella redazione dei giornali. A meno che i giornali non si rifiutino di seguire la linea editoriale della Chiesa, naturalmente."). Probabilmente, trattandosi di maometto, finirebbe con l’assolvere il vignettista. Purché non sia anche gay.

Sul prossimo numero: Gesù che mostra a San Pietro come dal Golgota si veda casa sua, Budda che si iscrive in palestra e la dea Kalì che scambia ricette di cucina con la Fatina dei Denti. Se qualche integralista islamico, cattolico o di altre religioni si sentisse offeso e volesse rigarmi la macchina, ho una Porsche Cayenne nero. Provatele tutte.




2/2
2006

Una sera all’anno che mi guardo la televisione

L’altra sera me ne stavo tranquillamente sul divano a guardare otto e mezzo, quando...

(Me ne rendo conto, sono necessarie alcune precisazioni. Non è che io guardi Otto e Mezzo perché mi piace, l’ho scelto come pena sostitutiva dato che i posti in carcere erano esauriti. Le alternative erano leggere il nuovo libro di Umberto Eco o passare sei mesi a pattugliare i gasdotti in Ucraina.)

In realtà me ne stavo stravaccato sul divano senza alcun pensiero al mondo, braccia dietro la testa, quando mi è saltata la gatta sulla pancia ed ha iniziato ad impastarmi lo stomaco. Avete presente quando i gatti iniziano a sfarfugnarvi lo stomaco con le zampine? Io lo trovo molto sensuale. E’ per questo che quando è entrata Amoremio nella stanza ho subito acceso la televisione sentendomi in colpa. E state sicuri che il faccione di Julian Ferrar in primo piano è una punizione più che sufficiente per cinque minuti di sfarfugnamento affettivo con un felino femmina (anche per un omicidio, se è per questo).

Me ne stavo quindi tranquillamente stravaccato sul divano con la gatta ed Amoremio a guardare involontariamente otto e mezzo, quando una tizia molto sveglia interrompe un bambino kinder di forza italia e chiede ad un diessino coi baffi:
"Ma se andate al governo voi, a parte che non c’è più berlusconi, che cambia?"
Domanda intelligente. A me al massimo sarebbe venuto da chiedergli, perché tutti i diessini hanno i baffi?
Che poi mica era un diessino coi baffi qualsiasi, era il responsabile della comunicazione dei diesse, o una cosa così. E questo giustamente assume un’aria seria (non c’è niente di peggio di un diessino che assume un’aria seria, sembra un ciellino che recita la preghiera prima dei pasti) e risponde più o meno così:
"Noi pensiamo che alle prossime elezioni vincerà la coalizione che saprà dimostrare ai cittadini che la democrazia [tzzzz][tzzzz] perché il paese ha bisogno di [tzzzz][tzzzz] quei principi di democrazia che [tzzzz][tzzzz] l’elettorato rappresenta. Il diritto [tzzzz][tzzzz] la libertà [tzzzz][tzzzz] il problema della giustizia nel nostro Paese [tzzzz][tzzzz] [tzzzz][tzzzz]..."

Il responsabile della comunicazione dei diesse, quello che dovrebbe guidare l’arrembaggio mediatico contro il Lestofante Capo. Cinque minuti di risposta e non ha detto nulla.

Amoremio scatta incazzata sul divano lanciando imprecazioni contro il televisore. La gatta scatta sulle quattro zampe lanciando imprecazioni contro Amoremio che l’ha fatta cadere dal divano. Io cinico e strafottente. Tutti e tre concordiamo su come le alternative politiche in questo paese si riducano ad una coalizione che deve perdere e ad una che non merita di vincere, entrambe capaci di parlare ormai solo questo politichese post-moderno, incomprensibile e surreale accozzaglia di termini astratti e rappresentazioni di massimi sistemi. Dissentiamo invece su quali siano i veri problemi del paese. Ad Amoremio dispiace che chiudano i bar, ma solo per le conseguenze occupazionali in territorio vicentino. A me serve ancora un muratore che mi liberi dal cemento il coperchio della fossa biologica, e penso che ormai se ne dovrebbe occupare il governo. La gatta vuole i crocchini bio, e Giuliano Ferrara come contorno.
Suggerisco di ritirarci su un’isola deserta ad attendere la candidatura di Nichi Vendola. Quando pronuncio il nome di Nichi Vendola, si ode una marsigliese in lontananza e vengono i lacrimoni a tutti e tre; invece era solo il clacson di un Cayenne di passaggio.




31/1
2006

Mi sono perso

Sono tre settimane che il bloggo va e non va. Più che altro non va. Mi dicono che dipenda da problemi al server, che ci stanno lavorando e bla bla bla, quindi non ci posso fare niente. Il problema è che nel frattempo il mondo continua ad andare avanti e a me vengono un sacco di idee bellissime da scrivere ma non posso farlo.

Mi sono perso praticamente tutto il cas(in)o Unipol e quel magna magna dei diessini e le tangenti di calderoli, il dibattito sulla presunta verginità morale della sinistra e le intercettazioni di fassino e consorte, argomento sul quale senz’altro avreste voluto sentire la mia opinione*. Beh, prendetela come volete, ma io ho già convertito i miei punti Coop in azioni BNL.

Mi sono perso l’enciclica di papa Maledetto 666! Chissà quali rivoluzionari contenuti teologici avrei potuto commentare con voi! Ma vabbé, mi sono perso anche le cinquemila encicliche precedenti, quindi poco male.

Mi sono perso Ariel Sharon. Ma proprio del tutto, non capisco che fine abbia fatto, eppure ero sicuro di averlo lasciato lì nel primo cassetto della sala ed ora non lo trovo più da nessuna parte. Non è che qualcuno...?

Mi sono perso i giochetti di Berluschetto per far campare il governo qualche settimana di più e poter finalmente approvare tutte le leggi peggiori della storia della repubblica: legge anti-santoro, legge sull’(il)legittima difesa, riforma elettorale e via dicendo... Mi sono perso anche la maratona di Berluscall su tutti i canali televisivi ed il suo prendere simpaticamente in giro Prodi. Prodi invece si è perso l’occasione di rispondergli con una pernacchia.

Mi sono perso la vittoria di Hamas alle elezioni in palestina, e Nello che sventolava il bandierone verde per le strade del Borgo Natio fino a quando si è trovato circondato da leghisti che pensavano fosse uno dei loro. Mi sono perso il simpatico balletto di commenti sulla vittoria di Hamas, che attestano come tutti siano felici di esportare la democrazia purché dia un risultato gradito agli occidentali.

Mi sono perso il programma elettorale dell’Ulivo. In questo mi consolo perché se lo sono perso tutti.

Mi sono perso il post sulla neve. Che tutti devono scrivere un post per informare il mondo che ci sono quaranta centimetri di neve fuori dalla finestra, anche se tutti lo sanno già dato che a quanto pare ha nevicato anche su Marte.

Mi sono perso tutta la polemica Lazio-Livorno, la PornoRamba che sputa nei bicchieri di birra per rappresaglia, l’epopea della mia doccia intasata, le barzellette su PierBulus, Nello che sta scrivendo la versione tedesca del Signore degli Anelli ed intanto si appresta a partire per la Bosnia, Corto Maltese a colori con l’Espresso e mille altre mirabolanti avventure.

Scommetto che ora non succederà più un cazzo per settimane. Ammesso che il server riprenda a funzionare regolarmente.



* Mi rivolgo ad un pubblico immaginario composto dal Bradipo, i miei yogurt scaduti in frigorifero e Nello che non esce di casa dalla scorsa estate per terminare la tesi.




16/1
2006

La sindrome del cagnetto rognoso

[Citazione della settimana]
B.: ...ed ha fatto bene a non scendere dalla macchina, altrimenti gli avrei fatto un culo così con il mio kung fu.
L.: Anche con il Tai-Chi. Solo moooooooolto più lentamente.
[Fine citazione]


Fa freddo, continua a fare freddo, fa sempre più freddo. Secondo me ci hanno fregati tutti con quella storia dell’effetto serra per non dirci che in realtà è ricominciata l’era glaciale. Ora me lo sento che farà ogni giorno più freddo e freddo e freddo fino a quando le piante moriranno e gli animali moriranno e gli oceani si ghiacceranno ed i piumini ikea si copriranno di brina ed i vulcani si spegneranno ed infine io sarò costretto ad indossare il cappotto per uscire a fumare la sigaretta.

Non che io abbia particolari problemi con il freddo, in realtà. Se mi dovessi preoccupare di qualcosa che potrebbe accorciare la mia speranza di vita, si tratterebbe piuttosto della mia persistente sindrome post-adolescenziale da ragazzo di strada disadattato e rissoso.
Per esempio.
Sabato sera sto uscendo da un bar e sento che dei tipi seduti vicino alla porta fanno un commento indirizzato inequivocabilmente a me*. Mi volto, i tre si zittiscono e mi guardano, ubriachi. I classici ceffi da bar, frustrati da una settimana di miserie, che desiderano solo sfogare la propria repressione ubriacandosi e prendendosela con il primo malcapitato che incontrano**. La parte civilizzata del mio cervello mi suggerisce che forse è il caso di proseguire per la mia strada ed andarmene, non ti curar di loro eccetera eccetera che ho pure una certa fretta e cose da fare, ma niente, mi scende questo brivido per la spina dorsale e devo tornare sui miei passi, avvicinarmi, guardare il tipo che ha parlato negli occhi con il mio sguardo più torvo e chiedergli se ce l’avesse con me. La parte civilizzata del mio cervello torna fuori a leccare la neve incrostata sul marciapiede.

Il seguito è abbastanza prevedibile. Due minuti dopo ero lì che mi bevevo un bicchiere di rabosello offerto da loro e scambiavo due chiacchiere amichevoli. Pensavate che avessi fatto a botte e stessi scrivendo da una stanza d’ospedale battendo sulla tastiera con una matita infilata tra i denti, eh? Fortunatamente non ce n’è stato bisogno, altrimenti li avrei conciati per le feste (cioè li avrei resi allegri e soddisfatti come un bambino la mattina di natale). Però devo fare qualcosa per ’sta sindrome di rispondere alle provocazioni degli ubriachi al bar, è da quando ho quindici anni che ogni volta va a finire così: mi bevo un bicchiere di vino insieme all’ubriaco. Io starei cercando di disintossicarmi dall’alcol, in fondo.

In una vita precedente devo essere stato uno di quei cagnetti piccoli e rompiballe che abbaiano un casino ed appena cerchi di prenderli a calci ti mordono la caviglia con i loro dentini aguzzi. Anzi, devo essere stato il primo cagnetto nella storia dei cani a rompere le balle ed averlo insegnato a tutti gli altri. Credo di immaginare come sia morto.

P.S.: Il mio sguardo più torvo, per chi non lo sapesse, è più o meno così: .\/.. Credo che faccia veramente paura.


* Avevo commesso l’errore di entrare in un bar da sballoni con un cappotto scuro gessato, il che costituisce una violazione del galateo dei bar che in veneto sostituisce il codice penale. Da questo punto di vista, pertanto, dò ragione a loro.

** Questo non vuol dire un cazzo, ovviamente, ma serve a creare suspence. In realtà erano tre normalissimi sballoni ubriachi.




9/1
2006

Bucolicità tra i ghiacci

L’anno vecchio, c’è da dire, è finito molto meglio di com’era cominciato.

[Flashback: 1.1.05.
In una torbida notte invernale, Lusky corre nudo sulla neve levando i pugni al cielo e maledicendo la propria sventurata esistenza su questo pianeta. Calde lacrime gli solcano il volto, mentre le più sordide ingiurie contro il presunto iddio creatore squarciano la quiete montana. I suoi fedeli amici PierBulus e Nello, seguendo affranti le sue tracce, lo raggiungono e lo coprono con una calda pelle d’orso appena scuoiata per strapparlo alle fredde braccia della morte, mentre un fulmine illumina senza pietà la tragedia della sua anima sventurata. O qualcosa del genere.]


Trascorse le cosiddette festività natalizie boccheggiando tra un pranzo e l’altro, io ed Amormio decidiamo di lasciarci la civiltà alle spalle, facciamo i bagagli e ci rifugiamo in un’allegra casupola a St. Oderich, sulle Alpi Trettine, località montana sconosciuta ai più e priva di ogni comfort. Niente adsl. Niente computer. Niente cellulare. Niente acqua calda. Niente riscaldamento. Niente bagno. Solo io, lei ed il freddo polare.
Ogni mattina ci svegliamo, riassettiamo il coloratissimo piumino ikea e ci riaddormentiamo.
Ogni pomeriggio ci risvegliamo, rotoliamo fuori dal coloratissimo piumino ikea ed apriamo la finestra. Fuori ci sono neve & ghiaccio a perdita d’occhio. Accendiamo la stufa a legna, cuciniamo il pranzo, cerchiamo di liberare dal ghiaccio le tubature dello sciaquone del cesso e ci impegniamo a far rivivere la memoria di Kurt Tucholsky. Ogni tanto io, per diletto, rompo un altro tubo dello sciaquone cercando di aggiustarlo. La sera scacciamo i lupi e gli altri animali selvatici che si accalcano contro la porta, ceniamo e torniamo a nasconderci sotto il piumino ikea. Per giorni e giorni e giorni (tre giorni in tutto) stiamo bene. Mangiamo bene. Dormiamo bene.

A mezzanotte del 31 Dicembre, stappiamo due bottiglie di birra Corona ed entriamo nel 2006 giocando a carte.

Comincia l’anno che sono già sotto di 28 euro.

[Prima e dopo l’iddilio montano, mi sono piaciuti al cinema l’ultimo Jarmusch, l’ultimo Miyazaki, l’ultimo Cronenberg. So già che Pornorambo dissente sugli ultimi due, ma è solo perché il primo non l’ha visto altrimenti dissentirebbe su tutti e tre.]




23/12
2005

A natale è tradizione sniffare la trielina

Si avvicina la fine dell’anno, secondo il calendario cristiano che non riconosciamo ma al quale ci adeguiamo per necessità pratica. Tempo di bilanci, tempo di progetti per il futuro, tempo di buoni propositi. Tempo, soprattutto, di spolverare la cornice del Canaletto appeso in salotto e di scrivere la letterina al Mostro di Spaghetti Volante (non vi sarete dimenticati di Lui, vero?).

Caro Mostro di Spaghetti Volante,

premetto che quest’anno sono stato schifosamente buono. In ogni caso, non troverai nessuno disposto a dimostrare il contrario e nessuna prova documentale dei miei reati (che non ho commesso, sia chiaro, e comunque ero ubriaco o sotto la giurisdizione americana). Mi sono comportato bene da Gennaio a Dicembre, non ho comprato né il digitale terrestre né costosi ed inutili telefoni né il televisore né l’auto (ma questa più che altro perché manca la pilla). Sono andato a votare (pure al referendum!) e non sono andato in chiesa dai Tuoi concorrenti, ho lavorato con la diligenza e la passione che da sempre contraddistinguono la mia professionalità, ho scaricato poco porno da internette, non ho mangiato il pollo cinese, non ho mangiato il pollo italiano, non ho fumato al bar, ho fumato poche canne, mi sono disintossicato dal guaranà, non ho molestato minorenni (questo solo nel secondo semestre, ma vabbè) e non ho telefonato a Fazio. Insomma, non ho fatto quasi un cazzo, quindi non ho peccato.

Ora veniamo al saldo. Dato che sono stato così buono da commuovere anche i sassi che lastricano la strada dell’inferno, ho una precisa lista di richieste per questa Santa Festa del Sole Invitto Recentemente Trasformata in Festività Cristiana. Alcune sono magari un po’ complesse e dato che il tempo è poco, puoi anche assolverle con tranquillità nel corso del 2006. In breve, pretendo quanto prima:

  • che la mia doccia smetta di sgocciolare sulla testa dell’inquilino del piano di sotto, possibilmente;

  • i rimborsi delle mie stramaledette bollette telecom ed enel, eccheccazzo;

  • che ruini venga beccato nudo a sniffare coca in compagnia di un transessuale talebano (l’unico), ma brutto e panzone che altrimenti si diverte pure, e che venga fotografato in cotal frangente e le foto pubblicate su tutti i giornali;

  • che Libero e la Padania vengano stampati su carta più morbida, preferibilmente a doppio strato;

  • che Amormio si disbrighi a diventare una donna istruita prima di prendersi l’esaurimento (lei, io, i pochi che la conoscono e non ce l’hanno già);

  • una casa in una grossa isola del Mediterraneo occidentale (in cambio, ovviamente, di Villa Gelida ché di due case non me ne faccio nulla);

  • un’auto che non consumi, non inquini, si parcheggi da sola ed abbia la carrozzeria intonata col colore dei miei occhi (perché la classe non è tavernello, come dicono dalle mie parti);

  • che le sigarette non facciano più male, così posso continuare a fumare senza sensi di colpa;

  • che calderoli la smetta di sorridere che mi fa star male ogni volta;

  • che il Lestofante Capo venga trombato, prima alle elezioni e poi comodo a casa sua da una mandria di bufali afghani in calore;

  • che il papaRatzo, colto da rinsavimento senile, si faccia crescere i rasta e cominci a professare libero amore e no dope no hope;

  • ...oppure che venga abbattuto dalle guardie svizzere come si fa con i pitbull quando impazziscono;

  • che Daniele Luttazzi venga fatto papa al posto del pastore tedesco;

  • una spada laser (dai, questa l’ho chiesta ogni anno al tuo competitor Babbo Natale e mai me l’ha portata, almeno tu cerca di fidelizzarmi!);

  • orecchiette alle cime di rama (eh, intanto che scrivevo mi è venuta fame!);

  • un nuovo fumetto di Bilal;

  • un nuovo template per il bloggo che io non c’ho voglia di mettermi;

  • che Amormio continui a restare tale e che una singolare pioggia di meteoriti colpisca sulla nuca chiunque tenti di opporsi alla nostra passione, ivi compresi letterati tedeschi degli anni ’30 (carina ’sta nota apocalittico-shakesperiana peraltro incomprensibile, no?);

  • splendore e fortuna per gli amizi miei ovunque dispersi, ma non tanto quanto a me, giusto un po’ meno;

  • splendore e fortuna anche per i miei nemici, ma in Indonesia;

  • che la bellezza e l’amore e la giustizia trionfino ovunque sul globo terracqueo, e che di conseguenza gli stronzi debbano emigrare su marte.

In Fede, tuo

Ineffabile Lusky

P.S.: La suddetta lista è passibile di modifiche senza preavviso.
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali per il solo scopo previsto dalla presente ai sensi del DL 196/03.


Come vedete sono ancora quell’umile bambino di Betlemme che tutti conoscono. Come si dice in questi casi, colgo l’occasione per ricordare a tutti che se gisù bambino non esiste, babbo natale non esiste e la befana non esiste, inevitabilmente i doni li portano per forza il bue e l’asinello (ed ora sfido chiunque a dirmi che i buoi e gli asini non esistono, ignoranti bambini di città che non siete altro!)

E buona Festa del Sole Invitto Recentemente Trasformata in Festività Cristiana a tutti.




20/12
2005

Revenge!


La vendetta di Babbo Natale


(Leggendo questo brevissimo articolo ho notato alcune piccole differenze nei commenti agli episodi descritti. Ritenevo doveroso offrire al sig. Natale la possibilità di una rapida replica.)




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