13/7
2004

Indietro si torna

Ieri è stata una giornata di tempesta nel cuore e temo che non sarà l’ultima... senza sonno anche stanotte, temo di essere un po’ troppo emotivo per queste situazioni (leggasi sistema nervoso devastato da caffeina, nicotina, ecc.)

Ciò che mi fa sclerare è che sono sempre di più i segni che mi fanno capire che tutta questa storia non avrà alcun seguito, che passerà sotto silenzio o quasi, che verrà opportunisticamente minimizzata. Già il tipo picchiato dice che non sporgerà denuncia, per pura e semplice e comprensibile paura di ritorsioni contro casa e famiglia. Se anche sporgesse denuncia, figuriamoci per una scazzottata al bar che pena subirebbe il nazi, credo il codice penale preveda qualcosa tipo "offrire una birra media al maresciallo" o roba del genere. E’ vero, ci fosse la denuncia potremmo far capire a qualche cittadino in più che ad organizzare queste parate naziste e lasciare che questi bastardi scorazzino per la città, si rischia grosso. Ma finché il fasciobastardo organizzatore della parata se la spassa con una del direttivo di rifondazione, chiaro che si incontreranno ostacoli anche in quella direzione. Cediamo un altro metro di terreno a questi figli di puttana.

E a questo proposito, non a tutti piacerà ma ribadisco che chi si intrallazza con i nazi, chi brinda con i nazi, chi chiacchiera amabilmente con i nazi, chi ride con i nazi, chi scopa con i nazi, chi difende i nazi è per me allo stesso livello dei nazi-fasciobastardi e merita lo stesso disprezzo riservato a loro. Non lo stesso trattamento, forse, ma sicuramente lo stesso disprezzo.

Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.




12/7
2004

Grazie, Schio

Nello l’ha scritto sul forum questa notte alle tre e mezzo ed io lo riporto anche qui perché più gente possibile, per quanto comunque pochi leggano questo blog, sappiano cosa vuol dire permettere a milleduecento fascisti di merda sfilare per strada. I nomi certo non vi diranno nulla, ma li pubblico ugualmente, tranne quello del ragazzo aggredito per evitargli ulteriori rogne. Grazie a chi è rimasto a casa. Grazie a chi è stato indifferente a tutto questo. Grazie a chi lo permette. Grazie di tutto.

"Certe cose, se le sforzi oltre il limite consentito, non possono che collassare. Sentite bene.

Dico a Lusky << Faccio un giretto di 5 minuti prima di andare a studiare >>. Mi reco allo Skiosko, c’è poca gente, la sonnecchiosità impera. Me ne sto andando in preda alla noia, e sulla discesa affiancata dagli alberi sento un coretto che, dalle scalinate, intona "Fratelli d’Italia". Vedo vagamente comparire sette o otto camicie nere e/o scudettate fin troppo inquadrabili, con loro due bandiere tricolori con aquila imperiale stile Reich. Uno di loro si avventa contro la luce del portone di una casa colpevole di aver scritto a spray su uno dei muri "Per il fascio non c’è potere". La cosa, capite, non mi mette nella disposizione d’animo tranquilla, figuriamoci in quella di incrociarli scendendo, quindi ritorno sui miei passi ad avvertire Sara e Raf dell’arrivo dei gentiluomini in questione.Io resto al banco perchè non ho intenzione di stare a casa con quelli a duecento metri.
Fatto sta che arrivano con E. al fianco e Cioni come maestro di cerimonie, soddisfatto per vari motivi che potete immaginare. Si assettano con il malcelato sgomento degli avventori, tranne di uno a cui per venti minuti ho spiegato il mio nervosismo raccontando all’ignaro vita, morte e miracoli dei Ras di casa nostra. Penso sia curioso che al tipo sia stata data di lì a poco una prova fisica delle mie astratte elucubrazioni.

Cosa fanno un gruppo di fascisti al bar se non intonare nel più strapaesano dei modi canzoncine del ventennio di fronte ad un bicchiere? Facce da teppa mischiate a studentelli esaltati, un classico: noi si sfrigolava, ma mantenevamo una calma al più molto irritata o sarcastica. Un ragazzo, si chiama G., visto più volte ma che non conoscevo, fa qualche battutina a voce un po’ alta, ma anche questo - converrete - rientra nella norma. Stavo parlando con lui e davo le spalle ai neri, scherzavamo facilmente sulle qualità della birra rossa, quando il coretto dei chirichetti fa partire un "Faccetta nera" a squarciagola. G. si lascia scappare un istintivo "Ma ste siti!, e vedo subito un bufalo nero, il più grosso di loro, che lo investe e lo prende a pugni schiaffandolo fra l’albero centrale e la botte lì a fianco. Panico generale, due di loro e noi altri cerchiamo di separarli ma lo skin continua con la gragnuola di mazzate, come impazzito, immaginatevi un corrispettivo nero di Jepo. La situazione non migliora quando G., senza farsele raccontare troppo a lungo, gli spacca in faccia il suo boccale personale, aprendogli una ferita non da poco sul viso e ferendo altri due fra cui Cioni. Si infuria il nazi, prende una bandiera e cerca di sfasciargli l’asta in testa. A quel punto, i suoi riescono ad allontanarlo e cercano di farlo ragionare, più spaventati di noi, che intanto guardiamo orripilati l’aggressore (tal Tommaso di Valdagno), il viso innaffiato di sangue, prendersela con i camerati, definirli traditori e uscirsene, aggiungendo ai suoi argomenti anche sedie brandite sopra la testa, con perle tipo: << Ma se un fascista sanguina, perchè non devono sanguinare anche loro? >>.

Raf ha chiamato i carabinieri, tutti li lasciano sgrugnarsi fra loro, Cioni è l’effige della disperazione e, vuoi la ferita vuoi la situazione in cui ci ha messo e si è messo, praticamente piange. Un paio di studentelli fascisti, capita la cazzata cui hanno contribuito, ci dicono che non è colpa loro, che gli skin non fanno parte del movimento.

Le "forze dell’ordine" la cui caserma è dietro l’angolo, dopo venti minuti ancora non si fanno vedere. Tutto il tempo che serve a Tommaso per ridiventare una bestia e costringere con la forza (strattoni, capelli tirati, solito ondeggiare della sua mazza) chi si trova allo Skiosko a sgomberare, prendendo praticamente il controllo della zona delle panche con i suoi compagni impotenti a guardare. Ci lancia dietro di tutto, compreso un posacenere quando siamo già sulla strada rialzata, e restiamo lì ad aspettare l’arrivo dei caramba. Che arrivano in tutto dopo una mezz’ora, chiedono documenti, loro e alcuni dei nostri. E mentre noi, una quindicina circa, stiamo cercando di testimoniare nel modo più lucido possibile (i nervi erano davvero a fior di pelle, ve l’assicuro, rabbia e paura), vediamo che i carabinieri li lasciano andare via: << Abbiamo preso le loro generalità, sappiamo chi sono >>, << Adesso quello va all’ospedale >>. Non ci potevo credere, cioè siamo rimasti tutti di ghiaccio, mi ricorderò per un po’ la voce di Sarah, tremante, che dice << E come fate a sapere che va all’ospedale, ora quelli sono laggiù, e noi come scendiamo? >>.

La serata è finita sgomenta. I carabinieri se ne vanno, uno dei baristi (il pelato, dal sangue freddo invidiabile, tra l’altro) ed io accompagnamo da basso E., che si è incaponita cocciutamente di trovarli per parlargli: sappiate che mentre noi tutti venivamo aggrediti fascisticamente da quel bastardo, lei era l’unica che era rimasta lì, in mezzo a loro, sconvolta ed incazzata, certo, ma ferma. Non so se sia una ragazza enormemente coraggiosa (Tommaso non lesinava mazzate neanche ai suoi) o se conosca così bene quel giro tanto da non preoccuparsi della propria incolumità. Sia come sia, ne trova alcuni, ci parla un po’ e va a casa, io e pochi altri restiamo allo Skiosko per la chiusura, esterefatti.

Cosa vi posso dire che già, da questo confuso resoconto, non avete già capito? Cosa sarebbe successo se gli skin ortodossi e di primo fronte fossero stati, che ne so, quattro o cinque? Anche se gli altri fasci erano calmi, quante bestie del genere "Tommaso" sono sfilate ieri mattina in questa cittadina? Avanti, alla fine questa notte non è stato portato lo scontro fisico a Schio, il precedente, la dimostrazione delle nostre preoccupazioni?

Quello che vi ho raccontato è successo meno di due ore fa: quando sentirete versioni che, nella sostanza, differiscono da quella che avete appena letto, sappiate che non corrispondono a piena verità. Vi saluto, vado a studiare, stasera non dormo, sono troppo incazzato."




9/7
2004

Trentapuntotre

Oggi sciopero dell’aria condizionata. Manifestanti: me e la mia capa che siccome è democratica dice che sono un suo collaboratore.

Lo dice a chi? Boh, a me. Ciò mi fa sentire realizzato e parte integrante del sistema. Ho una capa con cui collaboro. Wow, non sono uno sfruttato. Sempre meglio che avere un capo.

Oggi sciopero dell’aria condizionata, stiamo riequilibrando il karma cosmico ambientale tramite la nostra sofferenza. La temperatura ha raggiunto i 30.3 gradi un’ora fa e da lì non si muove. Ma non sto male, davvero. Mi sento parte di qualcosa di più grande. Come un granello di sabbia in "Lawrence d’Arabia".

Buon fine settimana, io ho appena finito di stampare una ricca epistolografia balcanica da tatuarmi sulle carni stile "Memento" per non dimenticare nulla, ergo me la squaglio.




9/7
2004

Dilemmi non da poco.

Cosa fare di fronte all’imminente prospettiva di una sfilata di fasciobastardi nella natia e nient’affatto amena cittadina? E se questa orrida congrega fosse forte di circa un migliaio di proseliti e capitanata dalla mussolini, mentre la contromanifestazione potrà reclutare al massimo, se va bene, un due-trecento persone?

Accogliere il consiglio del sindaco e lasciare i ratti macerare nell’indifferenza, stando a casa a sperare nelle piogge acide, oppure recarsi comunque a testimoniare il proprio disprezzo?

Anche quest’anno mi trovo di fronte a questo fastidioso dilemma, speriamo sia davvero l’ultima volta (anche perché è tutto tempo sottratto al pensiero del viaggio prossimo venturo).




8/7
2004

Il bizzarro mondo degli animali (2)

No, niente a che vedere con Warhol, il mio bradipo che tra parentesi è in ottima forma. Porto soltanto alla pubblica attenzione come i servizi segreti afghani siano riusciti a contattare al telefonino il fuggitivo Mullah Omar. Il mullah, fiutata la trappola, ha riappeso e non ha più risposto alle successive telefonate.

Ovvio.
In primo luogo il numero dei servizi segreti afghani il mullah Omar ce l’ha in rubrica da un mazzo di tempo, probabilmente è anche attiva l’opzione "You & Me". In secondo luogo la chiamata era a carico del destinatario, e questo dà fastidio oltre ad essere sintomo di maleducazione.
Si dichiara dispiaciuto il presidente americano bush che per l’occasione aveva già pronto l’MMS con la foto di Megan Gale ed il messaggio "Siamo tutti attorno a te".

Nel frattempo, avvistato Bin Laden mentre comprava una Super SummerCard con Telericarica in una tabaccheria di Bitonto.




8/7
2004

Il bradipo è vivo e lotta assieme a noi

Come dimostrato chiaramente dall’immagine, ribadisco che nessun animale, tantomeno il mio bradipo, è stato ferito o danneggiato in alcun modo per la realizzazione di questo blog.

Il bradipo in questione

Con questo vogliamo anche stigmatizzare certi tentativi di strumentalizzazione della vicenda portati avanti da elementi noti dell’opposizione.

La foto, scattata questa mattina presso la pianta di rosmarino di casa mia (unica specie vegetale non parassitaria che sopravvive nel microclima di Villa Gelida), mostra un animale sveglio, in buona salute e dedito a sane letture.




7/7
2004

Niente di personale

Mentre la splendida Regina si impegna a coprire le mie lacune in materia belgradese ricoprendomi di preziosi consigli, io mi limito ad aggiornare alcuni link del bloggo, ed in particolare:

- ho tolto il collegamento verso blog morti o abbandonati (questo già qualche giorno fa);

- ho aggiunto il collegamento verso nuovi siti, vale a dire quello di Luca Valente, giocane storico locale, dove vi potete acculturare sulla storia scledense e scoprire ad esempio che lo Skiosko esisteva già ottant’anni fa, e the3graces.info che normalmente non avrei mai linkato perché è in flash ed è a tutto schermo, ma l’ha fatto un mio vecchio amico (amico del mondo reale, non conosciuto su internet) e soprattutto è pieno di foto guajeie;

- ho aggiunto il collegamento verso nuovi blog, naturalmente quello di Reginador e quello di Mirumir, oltre al fotobloggo di zVr che c’è già da qualche giorno.

ATTENZIONE:
Non sono link di scambio. Non ho preso soldi da queste persone. Non ho richiesto (né ottenuto) prestazioni di alcun genere. Non sto cercando di farmi offrire un lavoro da loro e neppure un tiro di canna. Non è un modo per esprimere gratitudine nei loro confronti per piaceri che mi hanno fatto o che mi stanno facendo. Non ho subito pressioni di alcun genere per scrivere queste righe.
Nessun animale è stato ferito per la realizzazione di questi link.




6/7
2004

We confirme your reservation

Finalmente mi è arrivata l’e-mail che attendevo da molti mesi, la conferma (con debiti scongiuri) che una stanza d’albergo aspetta me ed i miei companieros in quel di Belgrado. A guardare "o’ capello" la conferma mi è arrivata solo un’ora dopo la mia richiesta, è stata quest’ultima a farsi attendere a causa di problemi organizzativi e ritardi vari.

Ad ogni modo ora è deciso: dal 2 al 5 Agosto io, Nello ed il Grifo alloggeremo al Royal di Belgrado, categoria "economico senza scarafaggi". In linea di massima il 5 partiremo e cercheremo in modalità zingaresca di raggiungere altre mete balcaniche, pianificate nel frattempo dai miei compagni di viaggio (non so se sia nota in tutto il mondo l’espressione "semo nee man dea poja").

Mentre il mio passaporto freme come una vestale all’idea di essere deflorato, io ringrazio nuovamente chi mi ha aiutato finora (ed in particolare Babsi, o’ course) e rilancio chiedendo indicazioni a tutti i balcanofili lì fuori su cosa andare a vedere una volta a Belgrado (ed intendo dire, dove accompagnereste voi qualcuno che arriva in città per la prima volta, se volete farlo innamorare di Belgrado?)




5/7
2004

Ci tiene tutti per i cordoni

Ora che il Lestofante Capo ha assunto ad interim anche il ruolo di Ministro dell’Economia e praticamente tiene i cordoni della borsa italiana, spero solo che getti finalmente la maschera e scappi con il bottino. In fondo, era il suo scopo fin dall’inizio e farebbe molti meno danni di altri n di governo.

Nel frattempo, altrove la Grecia entra nella storia del calcio vincendo gli europei con una media di 1 gol a partita. Le mie più vive congratulazioni nella speranza di non veder mai più giocare questa squadra o nessun altra che giochi in modo simile... mi son fatto due palle grosse come zeppelin!

Extraterrestre pensaci tu

Prosegue intanto la campagna del movimento AlfAlCubo intitolata "Non scacciamo i mercanti dal tempio: abbattiamo il tempio" come suggestivamente esemplificato dall’immagine.




4/7
2004

La casa di Matilde

Nello caravaggescoPer la prima volta aggiorno il bloggo in diretta da Villa Gelida (casa mia per i nuovi abbonati). L’evento, reso possibile dall’aspizzazione del blog, viene degnamente festeggiato con alcune foto della festa di ieri sera. L’occasione era il compleanno dell’amica Matilde, la quale ha adibito a luogo di ritrovo un intero campo dietro casa sua con il relativo corredo di candele, falò, tende, chitarre e bacchette di incenso, nonché un’adeguata fornitura di vino, birra ed altre sostanze volte a rendere piacevole la serata.PornoRambo su erbaIo, a dire il vero, mi sono un po’ trattenuto anche a causa dell’eccezionale quantità di uscite che sto affrontando in questo periodo (ed anche perché l’età media dei festajuoli era molto bassa, ma questo non lo posso dire sennò si offendono). Ad ogni modo probabilmente neppure io ero del tutto sano di mente, se verso le due ho lasciato tenere il volante dell’auto ad una amica di Armanzo... la quale era pure molto carina, ma stava seduta sul sedile posteriore ed ha il foglio rosa ancora fresco di stampa.

ragazzine carineTra le foto, le poche che sono riuscite decentemente dalla mia vecchia nortek, si notano nell’ordine: Nello in posa caravaggesca, PornoRambo in posa etilica, le due ragazzine con le quali PornoRambo è sparito a fine serata (beato lui!!!), ancora Nello in posa luciferina (quest’ultima pubblicata per forza di cose anche su Reality is a Crime.

Satanello Tutto questo per non dire che sono recentemente spariti dalla faccia della terra marlon brando e giulio tremonti, si spera entrambi definitivamente, ma con grande rimpianto per uno dei due.




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