 21/7/2006 9.36.14 Lusky |
Una domanda facile facile, eh? Cosa ne pensi l’intellighenzia italiana, non te lo so dire. Mi pare che si barcameni, più che altro, e più di tutti si barcamena il governo (ma sapevano che la politica estera era uno dei suoi punti deboli). Cosa ne penso io? ... ... E va beh, per quanto mi sembri ridicolo e presuntuoso discutere di guerra sorseggiando pastis (virtuale), cercherò di dirti la mia (del resto, cos’altro sanno fare gli intellettuali se non discutere di cose più grandi di loro con un pastis in mano?). Si può ragionare dell’attacco israeliano al Libano a prescindere da quello che è successo negli ultimi 60 anni? No, ma non ti farò un riassunto di quei 60 di storia perché penso che tu li conosca. Siamo giunti al punto che Israele si è rotto il cazzo di prendersi missilate da Hezbollah ed ha deciso di sradicare Hezbollah dalla zona in cui può lanciare missilate, e pazienza se qualche civile si becca una bomba in testa o è costretto a scappare da casa sua. Lasciamo perdere i due soldati rapiti, quelli sono solo il casus belli. E non dimentichiamo che Hezbollah non è un’organizzazione terroristica clandestina, ma un partito che siede nel parlamento libanese (e che ultimamente sembrava voler diventare un partito più moderato). Dunque, è giusta la reazione di Israele, che finora ha provocato la morte soprattutto di civili libanesi (un 300, a fronte di una ventina di soldati israeliani), che pare stia usando anche armi al fosforo, che è così ben armato e con le spalle così coperte dalla comunità internazionale? No. Sta agendo indiscriminatamente cercando di colpire con più forza possibile, compiendo crimini di guerra e sbattendosene degli "effetti collaterali" delle sue azioni, per spezzare le braccia ad i suoi assalitori, mandare un chiaro messaggio a chi li finanza e li appoggia e tornarsene a casa il prima possibile. Possiamo allora appoggiare il comportamento (del braccio armato) degli Hezbollah? No. Sono un partito teocratico che vorrebbe instaurare un partito islamico in una democrazia già pericolante come quella libanese, e per farlo non si sono mai tirati indietro dal compiere attentati, rapimenti, omicidi, ecc. E fino a qua, sarebbe anche cazzi del libano. Diventano cazzi di israele nel momento in cui sparano missili in territorio israeliano o compiono attentati ai danni di israele, cosa che negli ultimi anni hanno continuato a fare con una certa disinvoltura nonostante la presunta svolta democratica. Diventano cazzi di israele nel momento in cui si propongono la distruzione dello stato di Israele. Dunque, mi paro il culo con l’equidistanza? Non proprio. Condanno la reazione di Israele e sono perdipiù convinto che non servirà un cazzo, ma non penso che avesse alternative praticabili. Sta esercitando una difesa crudele del proprio diritto ad esistere (e del diritto ad esistere dei propri cittadini), ma è appunto, a mio discutibile avviso, una reazione di difesa. Al contrario, quella degli Hezbollah si presenta indiscutibilmente come un’aggressione, probabilmente finalizzata a tastare il polso al governo israeliano. Gliel’hanno tastato, facendo male i loro conti (o bene, se lo scopo era scatenare una guerra in modo da poter fare intervenire apertamente anche Siria e Iran e cazzinculo vari, nel qual caso ovviamente è meglio se ci prepariamo ad un lungo inverno). Il problema, come sempre, sono i civili che da ambo le parti vengono considerati sprochi arabi/ebrei sacrificabili. Ed le organizzazioni internazionali che se ne stanno a guardare il massacro masticando ciungam. E l’italia che, per dire, è risultato essere il terzo esportatore mondiale di armi in medio oriente dopo russia e cina ("Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!") Ecco, queste erano, sinteticamente, le mie due cartucce. Le tue? |