7/6
2007

Jericho, the day after

La notizia di oggi è che, contrariamente a quanto annunciato in precedenza, la serie televisiva "Jericho" vivrà per un’altra breve stagione. Questo perché all’annuncio del mancato rinnovo i fan hanno reagito maluccio, organizzando una campagna di pressione su Internet e spedendo tonnellate di noccioline alla sede della rete televisiva (il messaggio sottinteso, che si richiamava ad un episodio del telefilm, era: "Nuts!") La rete televisiva, non sapendo cosa farsene di tutte quelle noccioline, ha deciso di abdicare e di trasmettere almeno qualche altro episodio per concludere la storia. Una grande vittoria popolare, insomma, segno evidente che quando noi giovani troviamo qualcosa per cui valga la pena lottare non ci tiriamo indietro di fronte a niente. O forse, che gli americani mangiano troppe noccioline, chissà. Comunque, per mantenere alto l’hype, io festeggio offrendovi in anteprima la trama dei primi episodi della versione italiana della serie, attualmente in fase di premeditazione.

TristeBorgoNathio

1. Pilot (Pilota)
Dopo che un disastro nucleare causato da diveri attacchi terroristici ha distrutto la maggior parte d’italia, i residenti di un piccolo borgo del veneto devono fare i conti con una realtà molto diversa da quella che conoscevano. Tra i protagonisti, il giovane PornoRambo che torna a casa dopo una misteriosa assenza di molti anni nel mondo universitario; il suo amico Lusky, un contadino truzzo e bestemmiatore privo di gusto nel vestire; Nello Hawkins, un misterioso immigrato che pare nascondere molti segreti.

2. Fallout (Falla fuori)
Il fallout dell’esplosione nucleare a Vincenza colpirà TristeBorgoNathio entro un’ora e Pornorambo deve mettere al sicuro i residenti del borgo. Il suo garage non viene giudicato uno spazio adeguato, in quanto già trasformato in un gay bar piuttosto conosciuto nella zona, e PornoRambo deve trovare un altro rifugio. StefaniaRambo deve affrontare a sua volta dei pericoli dopo aver ricevuto un passaggio da quelli che crede essere normali pervertiti.

3. Four Horsemen (Quattro uomini-cavallo)
Dopo aver visto una trasmissione satellitare albanese, PornoRambo raduna un gruppo di persone per raccogliere ulteriori informazioni. Dopo aver scoperto che l’Albania non possiede affatto stazioni televisive, PornoRambo suggerisce di mandare fuori città quattro superdotati affinché raccolgano informazioni su quanto sta succedendo. Lusky propone invece di consultare il televideo, ma nessuno gli presta attenzione.

4. Walls of TristeBorgoNathio (I ragazzi del muretto)
PornoRambo trova uno sconosciuto avvelenato dalle radiazioni. Giustamente schifato, lo guarda morire bevendosi una birretta. Il generatore dell’ospedale sta esaurendo il carburante, ma PornoRambo osserva che non può mica fare tutto lui.

5. Federal Response (Risposta foderata)
I bambini di TristeBorgoNathio tornano a scuola. PornoRambo ne approfitta per rivelare a sua madre che lui all’università non ci si era mai neppure iscritto. Tutti gli altri personaggi si girano i pollici.

6. 9.02 (Diecieunquarto)
Finalmente compare il personaggio di Nello Hawkins, che si intromette in una lite tra PornoRambo ed un suo nemico d’infanzia (il barbiere?). Dopo che un impulso elettromagnetico lascia TristeBorgoNathio al buio, il Conte di Cavour costringe la fidanzata ad azionare un generatore a pedali per continuare a giocare alla pleistescion.

Negli episodi successivi, PornoRambo ed il fratello GmGastEric si recheranno nella vicina cittadina di Conte Otto a cercare medicine per loro padre, il sindaco PierBulus. Non per caso, a Conte Otto non c’è neanche una farmacia e dopo lunga agonia PierBulus muore. Un gruppo di ultrà dell’Hellas, che da mesi vaga per il veneto alla ricerca di uno stadio da depredare, si incaponisce di voler conquistare TristeBorgoNathio ma viene messo in fuga da colpi di baccalà sapientemente distribuiti dai protagonisti. Misteriosi scatoloni colmi di provviste vengono sganciati dal cielo: sono gli aiuti umanitari spediti dalla Somalia, e contegono gli stessi cibi avariati e medicinali scaduti che l’Italia aveva inviato là qualche anno prima. Si scopre che Nello Hawkins faceva parte della cellula di Al Qaida che ha fatto scoppiare le bombe e che lui stesso avrebbe dovuto farne scoppiare una a Padova, ma non avendo trovato nessuno disposto a dargli un passaggio ha rinunciato al proprio piano e nascosto la bomba all’Alter Media. PornoRambo stipula un accordo con Koda, lo sceriffo della vicina cittadina di Valdagnoh, per la costruzione di turbine eoliche che garantirebbero l’energia necessaria a superare l’inverno. Koda però, pur accettando il patto, non ha la minima idea di cosa sia una turbina eolica né di come vada costruita, e pur di non ammetterlo dichiara guerra a TristeBorgoNathio. I Valdagnesih scendono dalle montagne in sella ai propri tirannosauri ed i protagonisti sono costretti a respingere l’attacco. Lusky, c’è da dire, non fa un granché in questa serie se non cazzeggiare in giro e fare battute idiote. Un esempio di tv-verità.


Note estemporanee di zio Lusky:
State alla larga dagli anarchici informali, gli anarchici per bene si riconoscono perché danno sempre del lei e dicono buongiorno, buonasera, prego, si accomodi, e grazie.




6/6
2007

Journalism in wonderland

Sequenza esatta di notizie al radiogiornale, portandomi questa mattina al bunker:

1. Milano, consulente dell’assessorato alla cultura posto agli arresti domiciliari per abusi sessuali su minori. Avrebbe molestato alcune amiche della figlia... (etc. etc.)

2. I medici hanno accertato gli abusi sessuali subiti dai minori, sui quali sta indagando la procura di... (etc. etc.)

3. Bambini segretati in casa da genitori troppo apprensivi, è questo il quadro che emerge da un’indagine sui minori di quattordici anni italiani, condotta dall’istituto di ricerca tal dei tali.

Certe cose, davvero, non si spiegano.




5/6
2007

T.V.T.B.C.

Questi pazzi, pazzi americani. Non contenti di aver fatto quasi (quasi) cadere il nostro prode governo a causa della loro ostinazione a voler costruire una base militare a vincenza, ora si danno da fare a voler far scoppiare la terza guerra mondiale. Era da un pezzo che ci provavano, a dire il vero; d’altra parte, finché producono armi ed uniformi e medaglie e bare a tutto spiano, da qualche parte bisognerà pur usarle, no?
Ci hanno provato con l’unione sovietica. I comunisti sono stati troppo furbi e se la sono cavata con la famosa tecnica dell’opossum, in attesa di tempi migliori.
Ci hanno provato con l’egemonia economica. Troppo lenta, e poi per fare una guerra bisognerebbe che qualcuno ci si opponga.
Ci hanno provato con l’afghanistan, l’iraq, il medio oriente. Ma chisti tengono appena le fionde, prima di farci una guerra seria si muore tutti di vecchiaia.
Ora, il colpo di genio.
Ci provano con la russia di putin, e se la va la va. Il piano è questo: 1) si piazzano un po’ di basi militari in quello che la russia considera ancora il cortile di casa e 2) si sta un po’ a vedere cosa succede. Un piano in due mosse, così semplice che persino Bush è riuscito a capirlo. In realtà, i suoi strateghi militari gliel’hanno dovuto rispiegare quattro volte.
Putin, però, non dispone di strateghi militari tanto pazienti; li aveva, forse, ma sono tutti morti in modo misterioso o scomparsi nei bassifondi di Stalingrado. Fatto sta, Putin la settimana scorsa ha letto di questo scudo spaziale, gli è venuto un po’ da sogghignare pensando a GOldrake, poi ha chiamato il proprio ministro della difesa e gli ha chiesto
"Alfred, qual è attualmente la gittata massima dei missili iraniani?"
Il ministro ha fatto un paio di telefonate e prima di rispondere, burocraticamente efficiente:
"Venticinque metri con il vento a favore e una rincorsa di otto chilometri. Se invece lo portano sulla cima della più alta montagna iraniana e lo fanno rotolare giù in direzione del confine, supponendo che non trovi ostacoli potrebbe arrivare anche a cinquanta-sessanta metri."
"Molto bene", rispose Putin, cogliendo l’incongruenza. "Come siamo messi, noi, ad armamenti?"
"Ci sessanta sottomarini atomici che galleggiano a pancia in su presso Murmansk come pesci rossi avvelenati e la mia scacciacani, signor presidente."
"Nient’altro?" si sorprese Putin.
"Beh, i missili li abbiamo venduti all’Iran. Poi, mi faccia guardare, ci sarebbero anche ottomila testate nucleari tattiche in scadenza."
"Uhm," borbottò Putin "si può fare."
Ed è così che Putin ha deciso di raccogliere il guanto di sfida americano, che è un peccato buttare via delle atomiche seminuove, mai usate.

Bush dice che la russia non è un nemico e che non c’è più la guerra fredda, però in realtà vuole isolare la russia e provocare putin per scatenare una guerra ed ucciderci tutti. Chi conosce bene Putin sa che per provocarlo basterebbe fare un commento su sua madre, senza bisogno di scomodare basi anti-missilistiche, ma del resto chi conosce bene Putin ha da tempo incontrato una morte misteriosa nei sobborghi di Grozny. Putin dice che c’è il rischio di una corsa al riarmo e che quella americana è una provocazione, ma omette il fatto che lui ci sta cascando in pieno e che in fondo in fondo non gli dispiace, perché sono già due settimane che non uccide nessuno ed ha paura di perderci la mano.

Come mai, però, Putin si è accorto solo ora di questo astuto piano americano, quando il resto della popolazione europea ne era al corrente già da mesi? Sebbene io abbia alcuni sospetti nei confronti del Nintendo Wii (è dalla sua messa in vendita, giorno più giorno meno, che Putin non si faceva sentire), non so ancora rispondere con efficacia a questa domanda.
Quello che ho scoperto, invece, è come gli stati uniti siano riusciti finalmente ad attirare la sua attenzione su questo argomento, distogliendolo dalle precedenti occupazioni, grazie alla super t.b.c. abilmente inoculata nella popolazione europea da parte dell’agente americano recentemente scoperto e rimpatriato. Un avvocato di Atlanta, dicono. Un semplice turista che casualmente se ne n’è andato a spasso per l’Europa con un virus letale. E dov’è stato questo "semplice turista" infetto?
Prima di tutto in Francia, uno dei paesi europei più odiati da Bush. Coincidenza?
Poi a Roma, dove lavora uno dei più fedeli amici di Putin al mondo. Coincidenza?
Infine è partito dall’aeroporto di Praga, proprio vicino a dove dovrebbe sorgere una delle due nuove basi americane. Coincidenza?

Io credo di no. Io credo che questo sia stato un espediente della CIA, e che siano stati scelti obbiettivi vicini alla russia per richiamare l’attenzione di Putin sulla questione delle nuove basi militari, così da indurlo a cadere nella trappola bellica americana.

Così come non credo che sia una coincidenza il fatto che, proprio mentre scrivo queste notizie, io venga a sapere che nel Triste Borgo Natio, nella scuola che ho frequentato fino a pochi lustri fa, sono stati rilevati diversi casi di t.b.c.
Si tratterebbe apparentemente della versione normale della malattia, non di quella superresistente, ed apparentemente sembrerebbe che le cause del contagio non siano imputabili ad alcun cittadino americano e che comunque tutto questo non abbia niente a che fare con me, ma ancora una volta mi chiedo:
Coincidenza?
O devo piuttosto interpretarlo come un avvertimento?

Ci hanno già provato un paio di anni fa con l’influenza aviaria, che ho schivato per un pelo, ed ora ci riprovano. Ma hanno scelto male il loro bersaglio. Io non mi farò certo spaventare dalle loro armi mediatiche o da qualche colpo di tosse sanguinosa, e continuerò a svelare i loro sordidi intrighi e le loro minacce all’umanità, dando così il mio modesto contributo alla lotta per la libertà umana, eccetera, eccetera.




1/6
2007

Come perdere il vostro prezioso tempo

Un altro anno di stupide serie televisive americane è finito. Ci aspettano almeno
(conta sulle dita... Giugno Luglio Agosto Settembre)
quattro mesi di astinenza prima di poter cominciare con le nuove stagioni, ed anche se io li trascorrerò guardando tutte le vecchie puntate di Kung Fu e la seconda stagione di Criminal Mainds è giunto lo stesso il momento di fare il punto della situazione ovvero

UN ALTRO INUTILE POST COLMO DI SCIOCCHEZZE

Life on Mars: si sono concluse le avventure di Sam Tyler, sbirro finito negli anni Settanta dopo essere investito da un’auto (succede. il fatto è che non aveva il gilet catarifrangente). Una volta tanto, la serie non è finita per mancanza di spettatori ma perché gli autori dopo due stagioni ritenevano la storia completa. E infatti il finale è stato bellissimo, come d’altra parte quasi tutte le altre puntate: il pulotto moderno supermetodico e tecnologico calato suo malgrado nel mondo delle scazzottate, degli inseguimenti, dei basettoni e della politically scorrectness; CSI vs Starsky e Hutch, più quel pizzico di "nuncicapiscouncazzu" e tanta musica anni Settanta. Questo fanno in Inghilterra, da noi La Squadra 14. God’s in details.

Gli AdersLost: la terza stagione è stata praticamente inutile fino a tre puntate dalla fine, poi hanno spiegato più cose che nei quaranta episodi precedenti e ci hanno infilato un finale noiosetto con colpo di coda finale. Questo è Lost: quando sei ormai definitivamente convinto che non andrà a parare da nessuna parte e che tanto vale stare a guardare i criceti che si azzuffano nella gabbia, proprio allora ti stupisce piacevolmente e ti fa desiderare un altro paio di puntate, solo un paio, poi smetto. Ora, per esempio, pare che stiano per arrivare i soccorsi mandati da Penny, che però forse non sono soccorsi, e probabilmente neanche mandati da Penny, e comunque chi è ’sta Penny, e quell’altra zoccola col paracadute, e Jacob, e Alex la figlia della francese di chi è figlia e il flashback e il flashforward e... e... e... il tutto per concludersi con un angosciante "ma quanto sembra idiota Jack con la barba"?
(Risposta: come sempre). Push the button, come sempre.

whozdabombHeroes: è il fratello furbo di Lost. Molti misteri, molte domande, molti personaggi, ma non devi aspettare tre anni per sapere dove porta il cavo trovato sotto la sabbia nel quinto episodio. Ci sono un sacco di supereroi con superproblemi, come il poliziotto ciccione che legge nel pensiero di chi gli sta intorno (e scopre solo così, di essere ciccione), il tossico che vede il futuro e l’orologiaio col complesso di edipo che mangia i cervelli della gente, manca solo Nello l’uomo che sa addormentare la gente con la propria voce. Imperdibile. Un bellissimo fumettone. Peccato che dopo venti puntate meravigliose abbiano a tutti i costi voluto far dirigere il finale a Bud Spencer, ed il climax apocalittico si riduca ad una scazzottata in piazza. Ma non stiamo sempre lì a guardare il capello. Save the cheerleader, save the world.

Jericho: le principali città degli stati uniti vengono distrutte dall’esplosione simultanea di una ventina di bombe atomiche. Sembra divertente. Chi sarà stato? Come reagiranno i sopravvissuti? Com’è l’america dopo l’olocausto nucleare? Queste ed altre le domande che non si pongono gli abitanti di Jericho, una tranquilla cittadina del Kansas che cerca di continuare a vivere come se quel gigantesco fungo atomico in lontananza non fosse stato altro che un fuoco d’artificio. Amori, gelosie, litigi, sparatorie, tutto prosegue come se nulla fosse, fino a quando la serie piano piano comincia a diventare interessante. C’è un tizio che forse ha una bomba atomica in garage, forse sa tutto, forse ci aspetta una serie di svolte sensazionali... ed è proprio lì che la serie si interrompe, e pare che non la riprenderanno il prossimo anno. Nuts.

Se qualcuno ha visto qualche altra bellissima serie che secondo lui farei meglio a guardare, beh, spero che non si sogni di venirmelo a dire, e spero anche che il prossimo anno faccia tutto schifo, così ogni tanto posso uscire a bere una birretta.
Nel frattempo, ho ancora molte avventure da affrontare assieme a Carradine, il cinese biondo.




30/5
2007

Shreck Tié

Attilio Shreck nuovo presidente della provincia di vincenza. Al 59%, senza neanche il ballottaggio. Vabbé che è una provincia storicamente di destra, vabbé che il centrosinistro aveva un candidato del carisma di un sottobicchiere di birra moretti, ma questo non fa che confermare le mie peggiori supposizioni: se c’è un centro luminoso nell’universo, noi viviamo ancora nel punto più lontano. Alla faccia di tutti quelli che hanno manifestato contro la base ameregana e che hanno sperato in un utopistico risveglio civile della città e del circondario. Macché, questi non si svegliano manco con le cannonate. Puah.
Dalla Dal Lago a Shreck, proseguendo su questa linea di tendenza il prossimo presidente della provincia di vincenza potrebbe essere un gigantesco rospo psicotico di nome Zygxzgrit, che vuole conquistare la Terra.

Attilio Shreck, il nuovo presidente della provincia di vicenzaEd il personaggio del film a lui ispirato















[Ed ora, divertiamoci tutti assieme cantando una bella canzone presa a caso dal mio lettorino. Anzi, prendiamo quattro canzoni a caso, due strofe ciascuna, e le mescoliamo tutte insieme, che lo so che vi piacciono i giochini. Tipo, hai presente?]


For six long years I’ve been in trouble
I’ve tried to be the sweetest candy you’d suck on
No pleasures here on earth I found
You know I’ve done all I can
It takes a man to suffer ignorance and smile
Wonder if he’ll ever know
You see I begged, stole
Then he’s the hero of the day
He’s in the best selling show
I’ve still got none.




28/5
2007

Piove sul giusto, sull’iniquo e su tutti gli altri

Sono arrivati i monsoni, ed io sto sviluppando una serie di malattie tipicamente tropicali. Per esempio, comincio a provare nostalgia per il Brasile, pur non essendoci mai stato. Che poi secondo me il Brasile deve essere un postaccio, con le liane, le tarantole e tutti quegli stupidi, stupidi turisti insostenibili. Comunque.

Sono arrivati i monsoni, ed il Catechista se ne sta steso da qualche parte in un letto d’ospedale, con la gamba spezzata ed il polso pure perchè un qualche imbecille dotato di SUV ha cercato di passargli attraverso. Solo, la famosa legge dell’impenetrabilità dei copri non consenzienti, sapete. Dev’essere noiosetto guardare i monsoni da una finestra d’ospedale, anche se lui probabilmente ha il conforto della fede e tutto quel genere di cose... Ehi, ma allora perché non è intervenuto SuperJesus a salvarlo, mi chiedo? Comunque.

Sono arrivati i monsoni, e sono arrivate le provinciali. Le provinciali, vi rendete conto? E poi, per quale altra ridicola istituzione vorranno farci votare? Bah. Poi si stupiscono che sia ulteriormente calata l’affluenza alle urne: per forza, l’italia è un paese sempre più metropolitano e di classe, mentre le provinciali sono, beh... provinciali. Comunque.

Sono arrivati i monsoni, ed è arrivato anche il primo spinello assassino che la storia ricordi. Questo, per ovvie ragioni, ha gettato nel panico il governo. Come tutelare i figli dei nostri elettori, si sono chiesti, se non mandando gli sbirri nelle scuole? Così i giovani passeranno alla più rassicurante eroina. Se non che, come qualunque sballone aveva già immaginato, pare che lo spinello assassino fosse in realtà condito con la cocaina. Cocaina crackata, specificano con savoir faire gli inquirenti. E poi? Cosa si andranno ad inventare? L’LSD masterizzato? Comunque.

Sono arrivati i monsoni, ed io ho lasciato di nuovo l’ombrello in auto. Comunque, grazie per avere esaudito le mie preghiere, ma io mi stavo lamentando della "società". Non "siccità", stupido dio Amplifon.




24/5
2007

Un anno di governo Prodi. Sempre meglio del colera.

Un anno di governo Prodi. Tutti si dedicano ai bilanci ed io chi sono, l’ultimo dei pirla*?
C’è chi è comprensibilmente disgustato da tutte le cose cattive che questo governo ha fatto. Il tfr, la finanziaria, la base ameregana, e via discorrendo. C’è anche chi è comprensibilmente risentito per tutte le cose buone che il governo Prodi non ha ancora fatto e non si sa se mai farà: i pacs, la regolamentazione del conflitto di interessi, l’abolizione della proprietà privata, ecc.
Siamo un paese di lamentoni, in fondo, questo ci riesce bene. Io prendo le distanze da questo modo di pensare e voglio piuttosto cogliere l’occasione per ricordare tutte le cose cattive che il governo Prodi non ha ancora fatto. Non è detto che non le faccia in futuro, ma almeno per il momento non le ha fatte. E queste sono:
non ha dichiarato guerra a qualche paese del terzo mondo, né tanto meno ad uno degli altri due; non ha vietato l’utilizzo di Internet; non ha fatto uccidere tutti i primogeniti maschi; non ha ripristinato lo jus primae noctis a proprio vantaggio; non si è messo a promulgare a tutto spiano leggi per salvare dalla galera se stesso od i propri collaboratori; non ha reso obbligatorio per i figli di intraprendere la medesima professione del padre, reinstaurando così la servitù della gleba; non ha venduto la Sardegna ai giapponesi; non ha fatto erigere gigantesche statue di se stesso nelle principali piazze italiane; non ha reso il cinese lingua obbligatoria nella pubblica amministrazione ed infine non ha vietato l’utilizzo di mutande rosse, obbligando tutti i cittadini ad indossarle sopra i pantaloni per poterne verificare il colore.
Tutte cose che, ricordiamolo, erano invece nel programma della Casa delle Libertà.

Stavo per aggiungere "non ha fatto sparire misteriosamente nel nulla giornalisti scomodi come Vespa e la tizia di Verissimo", ma non sono del tutto sicuro che si tratti di una cosa cattiva, e poi mi è venuta in mente la Fallaci.




* Non è necessario rispondere, in realtà.




4/5
2007

Adotta un leone, salverai un cantante

Questa mattina, al radiogiornale, nessuna notizia di cronaca nera. Si è concluso con successo il primo sciopero degli assassini contro il governo Prodi.

Evito pertanto di parlare della "settimana della Rumena Assassina" e mi concentro su un altro argomento di scottante attualità: il Concerto del Primo Maggio del 1993. In quell’occasione, l’allora noto allora cantante Piero Pelù approfittò del palcoscenico di piazza san giovanni (vedi un po’ che nome) per infilare un preservativo sul microfono e consigliare all’allora papa allora vivo Giovanni Paolo 2 di evitare gli sproloqui contro la contraccezione, apostrofandolo con la popolare espressione "Ah papa, tu de’ sesso nun ne sai ’na sega!"
Ricordo come fossero trascorsi appena 14 anni e 3 giorni, da quel momento. Mia madre, cattolicissima, sollevò sdegnata un sopracciglio. Mia nonna, ancora più cattolica, non lo seppe mai perché non guardava il concerto del primo maggio e non aveva idea di chi fosse Piero Pelù*. Seguirono polemiche sui giornali, che durarono credo quanto la medaglia d’oro di Ben Johnson alle olimpiadi di Seoul**. Piero Pelù si guadagnò un posto nel cuore di noi ggiovani che rimase saldo almeno fino al disco dopo Spirito, così brutto che neanche il nome voglio ricordare, per non parlare di quelli dopo. Spirito, in effetti, gliel’abbiamo perdonato solo perché ci aveva insultato il papa. Gli anni Novanta erano anni in cui se insultavi il papa diventavi un eroe popolare.

Ed ora?
Io neanche sapevo che Andrea Rivera fosse un cantante***. Fino a quando non mi hanno spiegato che é quello che suona i campanelli per la Dandini, in effetti credevo che Andrea Rivera fosse uno storico calciatore del Milan. Al concerto del Primo Maggio 2007, Andrea Rivera ha detto che la chiesa non si è evoluta, che la chiesa ha concesso i funerali a Pinochet e non a Welby, ha affermato, insomma, fatti incontestabili, ma così incontestabili che, pur non avendo ancora sentito l’opinione di mia madre e mia nonna in merito, credo che nessuno possa dirsi realmente stupito o scandalizzato. Sono seguite polemiche sui giornali che senz’altro saranno dimenticate più rapidamente dei Jalisse. Il Vaticano, tuttavia, ha accusato Andrea Rivera di terrorismo, collegando le opinioni del cantante/campanellista alle minacce scritte sui muri di qualche città italiana contro tale Bagnasco, che a quanto ho capito dev’essere il nuovo capoccia dei vescovi, ai "messaggi che appaiono su Internet", alle Brigate Rosse.

Vi siete persi? Ricapitolando, lo schema è il seguente: ci sono scritte sui muri contro un prelato -> qualcuno critica pubblicamente la chiesa cattolica -> quel qualcuno è un terrorista.

Allora, cos’è cambiato in questi quattordici anni?
C’è stato l’undici settembre, la crisi economica, la cristalizzazione in senso conservatore della società occidentale, la riscoperta delle stramaledette radici cristiane, l’odio subliminale nei confronti delle altre religioni, la morte del papaccio polacco, la vendetta dei sith, diversi anni di berlusconesimo, il grande fratello, il rottweiler sul soglio pontificio, la rabbia e l’orgoglio, le vignette sataniche ed ora per la madonna scatenata siamo arrivati alle accuse di terrorismo per chi offende il papa e la chiesa cattolica?
Ma quando mai una di quelle sanguisughe in gonnella porpora si è preoccupata di offendere non tanto le altre religioni (con le quali ultimamente fingono di andare d’accordo, appartenendo alla stessa mafia dello spirito), quanto noi superstiti atei, laici che pure in mezzo all’insensatezza di questo mondo non disperiamo al punto di vendere l’anima e il culo ad un qualsiasi bramino? Quand’è che si sono scusati per le loro passate e presenti ingerenze in politica, nella vita sociale e personale di chi non è loro fedele? Quando finirà quest’incubo clerical-fascista-jihadista, che va peggiorando di giorno in giorno?

Sorge spontanea dal cuore una profonda bestemmia. L’anticlericalismo viene definito dai vescovi "anacrostico", quando si rivela non solo sempre più attuale, ma anche sempre più necessario per difendersi da questi barbari scatenati che dilagano dal vaticano, scatenando sordidi attacchi a quella libertà di parola e di pensiero che ci siamo riconquistati con fatica, ed ora stiamo svendendo al peggior offerente. Con quella libertà di parola e di pensiero, fermiamoli e ricacciamoli nelle catacombe. E qualcuno vada a vedere se magari è rimasto un leone o due****.

Leoni disoccupati si scazzano nella savana

* Suppongo che non ne abbia tuttora idea, ma non ci giurerei perché si sa, le nonne sono strane.
** No, non c’è nessun collegamento. E’ il modo che usiamo noi anziani per dire "molto poco" senza farci capire.
*** Ma lo è, poi? O si limita a tenere la chitarra in mano per le foto?
**** Naturalmente si tratta di un’iperbole. Ho troppo rispetto per i leoni e per gli animali pericolosi in genere.




2/5
2007

Appunti da passeggio

(Fuimos a la playa)
Jesolo Beach è un posto dove vanno in vacanza i veneti privi di grandi risorse o di fantasia. Molte auto esageratamente pretenziose o disperatamente fighette, vedesi alla voce "Niù Bitol" e "Mini BMW"; molte creature progettate da Vanity Fair e ricreate in laboratorio L’Oreal, che vengono a sfoggiare abbronzature troppo perfette per la stagione e addominali da statua greca, nike argentate e rayban sempreverdi. Oppure, in alternativa, è un posto dove va chi si vuole dedicare a degli allenamenti intensivi di arti marziali sulla spiaggia, sveglia alle sei e mezzo per non perdersi il prezioso Qi Gong e pomeriggio in pineta ad imparare i segreti del bastone. Sole, mare, e Chi Chi Chi.

(Nel frattempo, nel loro covo segreto...)
Mi distraggo un attimo e questi mi fanno il Partito Democratico. Ma ve lo ricordate che eravate comunisti, per Lenin?! Ed ora tutti belli a braccetto con i chierichetti di Rutelli, che spudorati. Da un momento all’altro qualcuno fonderà Rifondazione Diessina e Rifondazione Pratolina, e poi potremo trasferirci tutti al Circo Togni. Berlusconi, dal canto suo, ha affermato di voler procedere quanto prima alla fondazione di un grande partito di destra, che chiamerà Partito Anti Democratico.

(Movimento per la Liberazione dalle Nike Argentate)
Così, ad occhio e croce, direi che bisognerebbe avere la mente un po’ troppo biforcuta per stare dalla parte delle multinazionali che vanno a succhiare il petrolio della Nigeria. Certo, come sempre il nostro squallido imperialismo ha mille fantastiche scuse, ma dopo tutti questi secoli non sarebbe ora di cominciare a vergognarsi? Comunque, questo Mend è tremendamente mediatico e conosce bene i suoi polli occidentali: rapire le persone per poi liberarle sane e pasciute, offendendosi se viene offerto un riscatto, che razza di idee balzane. Anche i rivoluzionari africani sono diventati così carini. A quando la diretta su YouTube?

[Il tempo stringe ed io mica mi voglio far stringere. Possibili aggiornamenti in coda. I’m Beck, come dice il noto cantante.]




18/4
2007

Pericoloso Borgo natio

Tizio inquietante: Posso provare a vedere se ne ho ancora in casa, altrimenti bisognerà aspettare qualche giorno. Ho cambiato fornitore: quello che me li procurava... beh, non passa più. L’ho preso a scarpate nei coglioni. Voleva fregarmi, mi aveva inculato dei soldi. Allora l’ho attirato qui con una scusa, capisci, e poi l’ho... sistemato. Hai capito?


Nel Triste Borgo Natio, anche cercare dei coprisedili nuovi per l’auto può essere più pericoloso che acquistare atomiche coreane.




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